Calcio C, Tofanari: “Rimini, ora andiamo a vincere”

Niccolò Tofanari è pronto all’ennesima battaglia per cercare di risalire la corrente. Il difensore toscano non fa tanti giri di parole, tanti preamboli inutili, nelle sue valutazioni è molto deciso, segno che ormai non è più tempo di bizantinismi. Come quando gli chiedi dell’Ancona, la sua ex squadra, che sarà protagonista domenica alle 18.30 al Romeo Neri: «In questo momento chi arriva, arriva, è una mia ex squadra, io so solo che in campo andiamo per vincere, che sia l’Ancona o la capolista poco importa. Giochiamo per i tre punti con la convinzione di potercela fare».

Da dove ripartire

Tanta determinazione, ma rimane da capire in quali condizioni fisiche e mentali il Rimini si presenterà alla sfida con i dorici: «A livello fisico non ci sono problemi, poi quando sei reduce da un pesante 4-0 come quello che abbiamo subìto noi a Pontedera è inevitabile che alcune scorie mentali rimangano e vadano smaltite subito, ecco perché bisogna già pensare a domenica. Deve essere l’occasione per svoltare e per metterci dietro questo periodo difficile».

Difesa... si difenda

La difesa è il reparto sotto processo, ma Tofanari invita ad allargare lo sguardo per capire il difficile momento del Rimini: «Se prendiamo tutti questi gol non può essere solo per responsabilità dei quattro, cinque uomini della difesa e del portiere: dobbiamo migliorare in tutti i reparti. Non è un problema di difensori ma di fase difensiva che riguarda tutti. Il calcio non fa sconti: se abbiamo preso 22 gol in 8 partite significa che è un problema strutturale, collettivo. Il nostro è un gioco di squadra e la fase difensiva vale per tutti. Poi è chiaro che ci possono essere anche errori individuali».

Da Raimondi a Troise

Il Rimini è reduce dal cambio di allenatore, con Raimondi che ha lasciato a Troise. Tofanari spiega l’impatto con il nuovo allenatore: «Si è messo subito a lavorare con grande intensità, cercando di migliorare ciò che non sta andando bene. Noi dobbiamo cercare di fare la nostra parte, prima in allenamento, poi in campo con prestazione e punti».

Il venticinquenne fiorentino fa capire che ora si avverte la pressione: «Quando si è ultimi si sente di più, ma siamo ad un punto in cui non c’è da dar peso alla paura, ora bisogna solo rimboccarsi le maniche e cercare di vincere».

Tofanari indica infine l’unica strada per uscire dal pantano, l’unità tra le varie componenti: «Se ne esce tutti insieme: squadra, società, città. Ognuno deve fare la sua parte, solo così ne verremo fuori. Per quanto ci riguarda come giocatori dobbiamo scendere in campo per fare punti, è il nostro solo obiettivo. Del resto le chance per rialzarci e fare un campionato tranquillo sono sempre meno, non possiamo permetterci più passi falsi. La fiducia per tornare a fare bene c’è e non deve mai mancare. Perché quando manca fiducia, cala l’autostima e subentra la paura. Ora intanto tiriamo fuori i denti».

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