Alessandro Bedei, da Cesena all’Iowa: “Vi racconto il mio sogno americano giocando a calcio”
L’American Dream. Un ragazzo che sogna in grande. Desideri che si sposano alla perfezione e che raccontano storie fatte di duro lavoro, tanto coraggio ma soprattutto calcio.
L’Italia e gli Stati Uniti si incontrano a Oskloosa, in Iowa, sede della squadra universitaria William Penn. Alessandro Bedei, classe 2002, nato a Cesena scorrazza sulle fasce dei verdissimi campi dei college americani, studiando grazie alla passione per il pallone: «Ho iniziato a giocare a calcio quando ero piccolissimo, muovendo i primi passi a Torre del Moro. Vivendo a Santa Maria Nuova, ho cambiato poi squadra, passando al Forlimpopoli. A tredici anni sono andato al Forlì e dopo la trafila nelle giovanili, ho esordito in serie D nel 2019. Dopo il lockdown, ho deciso di fare le valigie ed andare in America - spiega Bedei - Grazie ad alcuni agganci calcistici e all’agenzia College Life Italia, ho firmato con la William Penn. Sono passati quattro anni, mi sono laureato e nel frattempo ho coltivato la mia passione per il calcio grazie alla borsa di studio offerta dalla scuola».
La base del mondo del calcio dei College americani viene rappresentata dall’Heart Men’s Soccer Tournament, un campionato al quale partecipano dodici squadre provenienti da college della Central Conference tra cui Nebraska, Illinois, Kansas, Iowa e Missouri. Bedei e compagni, vincendo otto partite su undici, hanno chiuso la stagione al secondo posto in classifica contendendo il titolo al Missouri Valley. La squadra dell’Iowa si è qualificata all’ Heart Men’s Soccer Conference Tournament Championship, un vero e proprio play-off con partite ad eliminazione diretta al quale partecipano le prime otto della regular season.
I William Penn, vincendo contro Mount Mercy (settimi classificati) e Clarke (terzi), sono approdati in finale dove hanno battuto 1-0 proprio i campioni del Missouri Valley. Grazie a questo successo, la squadra di Bedei ha strappato un pass per le fasi finali del “Naia National Tournament” a cui accedono le 40 migliori squadre di college degli Stati Uniti. Esistono infatti, due organi che regolano il calcio universitario americano: la Naia (National Association of Intercollegiate Athletics) e la Ncaa (National Collegiate Athletic Association). «La distinzione principale non riguarda la qualità dei giocatori - spiega Bedei - Le scuole della Ncaa sono pubbliche e con molti studenti. La Naia è più recente, le scuole sono più piccole, talvolta private». Alle migliori squadre Naia viene attribuito un “seed”, un vero e proprio piazzamento in una classifica generale nazionale. I criteri sono quelli imposti da un “consiglio” Naia basato sui risultati ottenuti in campo. I William Penn, terzi nel ranking complessivo, hanno battuto 1-0 i Governors State (Illinois) nel second round, qualificandosi così agli ottavi di finale che si disputeranno il 3 dicembre contro Bethel (Indiana). Il sogno americano continua.
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