Magagnoli ha un amico che saluterà a fine derby
«Per ora tutto tace, torneremo a scriverci messaggi domenica sera». La settimana di silenzio “messaggistico” è quella fra Francesco Magagnoli e Gioacchino Chiappelli, compagni di viaggio (in tutti i sensi, visto che da Bologna la “macchinata” verso il Ruggi comprendeva anche Barattini, ora emigrato a Capo d’Orlando e prossimo avversario della Virtus) lo scorso anno in giallonero e avversari domenica prossima al Ruggi nel derby di Imola.
Un derby fra amici
«E’ una cosa particolare - ammette il capitano della Virtus - affrontare un amico come “Gio” ma sia chiaro che in campo io non guardo in faccia a nessuno. La settimana che precede il derby all’inizio non è diversa dalle altre, magari senti un’atmosfera diversa quando vai a prendere un caffè perché i tuoi tifosi ti caricano e magari quelli avversari ti guardano storto, ma fa comunque parte del gioco».
Come sta fisicamente? «Ho sofferto per quella botta che ho rimediato contro Ragusa, sono state settimane dure ma comunque ora sto meglio e sono pronto per il derby, una partita alla quale arriviamo bene con la vittoria contro Crema che ci ha dato la carica giusta».
Una carica che i gialloneri cercheranno di trasferire subito in un derby nel quale dovranno far valere la gioventù sulla maggiore esperienza del quintetto di Angori. «Un aspetto che può avere una duplice valenza: il quintetto dell’Andrea Costa ha un numero maggiore di partite importanti giocate rispetto al nostro ma la tanta gente sugli spalti potrebbe essere un’arma in più per caricare chi è più giovane e potrebbe puntare sull’imprevedibilità».
L’Imola giallonera arriva dal successo con Crema, l’Imola biancorossa da due ko contro Vicenza e Faenza. «I risultati precedenti pesano fino a un certo punto, pensando anche a quanto accadde lo scorso anno quando all’andata vinse chi arrivò al derby più in difficoltà e al ritorno la situazione si ribaltò».
Derby che fa storia a sé
Nel quale la Virtus sarà probabilmente senza Valentini, il cui ginocchio richiede prudenza: chiaro che Galetti e il giocatore vogliano provare fino alla fine, ma la certezza è che il play giallonero sarà a mezzo servizio. Spazio allora ad altri protagonisti, su uno dei quali Magagnoli piazza le proprie fiches. «Se dovessi indicare un giocatore decisivo per noi indicherei Morina perché può mettere una grande pressione in difesa e a parità di ruolo può essere lui a fare la differenza».