La Virtus ci ripensa e “silura” Zappi

Si è chiusa con la sconfitta nel derby di domenica l’avventura di Mauro Zappi alla Virtus Imola. Ieri, infatti, il dg Gabriele Torreggiani e il ds Carlo Marchi hanno comunicato all’allenatore imolese che la società giallonera non vuole proseguire nel rapporto. Il favorito numero uno a prenderne il posto sembra il bolognese Giuliano Loperfido, classe 1979 e autore dell’Ozzano dei miracoli della scorsa stagione: insieme a lui dovrebbe arrivare come assistente allenatore l’imolese Luca Pizzi, reduce da un anno di stop dopo 6 campionati sempre ad Ozzano, 5 con l’ex biancorosso Federico Grandi e l’ultimo (coronato dall’accesso ai play-off) proprio con Loperfido. Alla Virtus si era parlato di Loperfido già qualche mese fa, al momento dell’esonero di coach Regazzi, poi prevalse la linea interna con Mauro Zappi promosso e confermato (grazie ai risultati) a capo allenatore. E Radio-mercato dà per vicinissimo anche il centro Dimitri Klyuchnyk (attualmente a Roseto), che ritroverebbe così alla Virtus proprio Loperfido nonché Barattini e Chiappelli, suoi compagni in quella Ozzano da cui ad estate 2022 giunse pure Torreggiani e nei mesi successivi altri membri dello staff giallonero (come il dottor Cuzzani e il preparatore atletico Rorato).

Sconfitte decisive

Certo la decisione della Virtus Imola risulta abbastanza sorprendente, visto che appena sabato scorso (alla vigilia del derby) Mauro Zappi aveva parlato così al Corriere Romagna: “Non è un mistero che un mesetto fa, dopo il successo a Ravenna, la dirigenza e io ci siamo lasciati con una stretta di mano e l’accordo per la prossima stagione. Poi non c’è nulla di firmato, ma per questa società una stretta di mano è valsa sempre come un contratto. Insomma, io sono pronto, ora dipende di più da loro».

Evidentemente le 5 sconfitte consecutive e in particolare l’ultima per mano dell’Andrea Costa, con 400 tifosi biancorossi a festeggiare il colpo doppio (vittoria e play-off) in un Ruggi per 2/3 giallonero, hanno convinto il presidente Davide Fiumi e la dirigenza virtussina a “rimangiarsi” quella stretta di mano. Zappi (record di 11-12) aveva raccolto a fine novembre un’eredità difficile come quella di Marco Regazzi e proprio il derby vinto, da sfavorito, il 7 gennaio gennaio contro l’Andrea Costa ne aveva “sancito” la conferma alla guida del timone virtussino, dopo un periodo per così dire “di prova”. Buon gioco, scalpi illustri e cugini agguantati in classifica con sguardo sui play-off: per tutti questi motivi, dopo il successo a Ravenna del 10 marzo, la Virtus aveva convocato Zappi e sostanzialmente trovato l’accordo (anche economico, con rialzo) per la prossima stagione. Cinque sconfitte dopo, tutto è cambiato. E l’avventura di Mauro Zappi alla Virtus, durata due anni, conclusa.

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