Unieuro, una sconfitta che deve far riflettere VIDEO
Un brusco passo indietro e non solo per l’impatto che la prima sconfitta casalinga della stagione avrà in classifica, ma anche e soprattutto per la qualità espressa dall’Unieuro in una partita che mai è riuscita a prendere in pugno e che, fatalmente, le è scappata di mano. Anzi rotolata via un finale costellato di errori e recriminazioni conseguenti: le palle perse di Pollone e Harper sull’ultimo possesso, errori al tiro di ampia misura, le ormai consuete percentuali bassissime dall’arco (18% anche sabato), un determinante e scioccante 1/7 ai liberi negli ultimi 3 minuti con 0/5 di Harper. Insomma, un brusco stop che denota ancora una volta i limiti offensivi di questo Forlì, capace di mandare appena due giocatori in doppia cifra.
Antimo Martino non può che prenderne atto. «È stata una prestazione non di livello, non dobbiamo trovare scuse, ma metterci la faccia e gliela metto io – dichiara il coach - Ci è mancata fluidità e qualità in attacco, abbiamo sbagliato scelte, poi ci sono stati gli errori nel finale, ma sono l’ultimo dei problemi. Offensivamente la sensazione che ci manchi qualcosa è evidente».
Ecco il punto: con Cinciarini in campo 11 minuti solo per l’orgoglio da capitano che lo contraddistingue e con quel Shawn Dawson, out sino a Natale e, obiettivamente, da considerarsi ormai del tutto fuori gioco, l’Unieuro è troppo povera in termini di qualità e punti nelle mani. Ecco, perché arriverà il “soccorso croato”. Ieri in città è sbarcata la guardia del 1998 Toni Perkovic per sostenere le visite mediche e, auspicabilmente, venire tesserato entro le 11 di oggi con un contratto di due mesi. Eventualmente estendibile, certo, ma per ora limitato a novembre e dicembre. Se succederà (ma la burocrazia non è mai celere), allora partirà domani verso Torino con la squadra e potrà andare in panchina, altrimenti il suo debutto in biancorosso slitterà a domenica, con Orzinuovi al Pala Galassi. Fa poca differenza questo. Ciò che conta è che adesso Martino potrà quanto meno ruotare a dieci e avere un’arma in più in attacco
Cosa ci sia da attendersi da quest’addizione, lo dice il tecnico stesso. «Mi aspetto di avere, per la prima volta, un assetto che possa avvicinarsi a quello che avevamo immaginato e che un nuovo esterno straniero possa portarci in dote un po’ di punti, aumentare la pericolosità in campo e, magari, migliorare anche le percentuali di qualche altro giocatore – spiega - Oggi siamo un po’ prevedibili, solo a momenti abbiamo ritmo e fluidità, ma anche se con Livorno dovevamo comunque giocare meglio, togliere due giocatori, Cinciarini compreso, è condizionante per chiunque». Va detto che Perkovic non è un’ala piccola come Dawson, perciò al beneficio di avere un uomo in più si associa il lavoro per trovare un equilibrio diverso nel reparto esterni che ha già Tavernelli (la scavigliata nel finale del match non preoccupa), Parravicini, un Harper che spesso gioca in regia e quel Cinciarini che verosimilmente slitterà in ala piccola ad alternarsi con Pollone. Non sarà immediata come operazione, ma l’ex KK Spalato, nazionale croato da 22 presenze, pur non essendo mai stato costantissimo in carriera, uno scatto di imprevedibilità dovrà contribuire a darlo. Poi a gennaio si vedrà se tenerlo o utilizzare il terzo visto per un “3” a stelle e strisce tutto nuovo, transando con Dawson.
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