Unieuro, l’ex Pascolo non si fida di Piacenza

Quando si vuole intraprendere un nuovo percorso, il primo passo è necessario, ma farvene seguire immediatamente un secondo, è ciò che risulta assolutamente fondamentale. È questa la situazione in cui si trova l’Unieuro, che dopo aver conquistato due punti pesanti come piombo a Milano, ora è davanti a un possibile punto di svolta. Quello che può partire, più che dalla gara già vinta al Pala Lido, da quella da affrontare domani, in casa, con Piacenza.

Come? Svolta per un match contro l’ultima della classe del campionato di serie A2? Sì, perché è da questo match, e poi dal successivo in casa della JuVi Cremona, che Forlì potrà capire se la strada verso la continuità di rendimento, la solidità delle prestazioni e la riscossa in classifica, possa davvero essere stata imboccata. E gli incontri potenzialmente più alla portata sono anche quelli che nascondono più insidie d’atteggiamento e approccio.

Per questa ragione, anche l’ex della sfida, quel Davide Pascolo che in maglia Assigeco ha giocato le due stagioni precedenti al suo approdo in biancorosso, vuole attendere conferme prima di parlare di possibile inversione di tendenza iniziata al Pala Lido. «Dopo un successo come quello ottenuto sabato abbiamo sicuramente acquisito fiducia, ma questo non è ancora il momento per guardare alla classifica, al calendario che abbiamo davanti o alle partite che ci siamo lasciati alle spalle: conta solo il presente – afferma l’ala-pivot friulana – Il passato credo che ci abbia già insegnato molto, compreso il match perso con Livorno in casa, per questo adesso pensiamo solo a vincere contro Piacenza. Anche perché solo conquistando punti in gare così, puoi poi giungere alla svolta. Capire quale sarà stato il momento in cui potremmo avere inserito la marcia in più, sarà possibile dirlo solo dopo che, effettivamente, l’avremo innescata».

Vero è che il successo in casa dell’Urania ha fatto capire quanto possa fare Forlì se trovasse regolarità di passo. «Sì, ci ha dato dimostrazione della nostra compattezza difensiva e di quanto possiamo essere efficaci giocando in transizione, con ritmo e scioltezza in attacco – conferma Pascolo - Dobbiamo, però, cercare di evitare che i momenti di difficoltà che in una partita tutti attraversano, si protraggano sino a diventare dei break pesanti».

La domanda, a questo punti, è scontata: come riuscirci? «Ci stiamo lavorando, ma credo che alla fine la ricetta sia quella di capire quando gli avversari si galvanizzano e in quei momenti, essere assolutamente più attenti, più precisi nell’esecuzione, più razionali nel cercare il tiro migliore anche a costo di muovere la palla per tutti i 24 secondi».

Tempo che già sta giocando a favore dei biancorossi. Il tempo per preparare le partite e lavorare su se stessi che, terminati i primi due mesi pieni di turni infrasettimanali, ora Antimo Martino ha a sua disposizione tra un match e l’altro. «Sì, ci fa bene, ma è un discorso che vale per tutte le squadre – ammette e chiude Pascolo - Avere a disposizione tutta la settimana, comunque, ci sta permettendo di affinare gli automatismi meno consolidati e di trovare il migliore assetto con Perkovic. Questo, però, va poi dimostrato domani contro una Piacenza la cui classifica per me è buguarda: ha perso tante gare negli ultimi due minuti, è una squadra gagliarda e intensa. Prepariamoci a una battaglia».

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