Un bottino Magro per l’Unieuro nel derby ma segnali importanti

Nella logica dello sport non è previsto il concetto di specchietto retrovisore. Bisogna sempre guardare la strada che c’è davanti, ricordandosi sì di quella che è ormai è alle spalle ma senza indulgere troppo nel prestarci attenzione. Ormai è passata, così come il derby per l’Unieuro, che ora attende di affrontare la Libertas Livorno domani al Pala Galassi, con la ferma intenzione di riprendere la marcia vincente. Anche senza Shawn Dawson, il cui ulteriore forfait però inizia a preoccupare non solo i tifosi.

La spiegazione del derby

Sconfitta di Rimini da archiviare, anche se sui motivi per cui è giunta dopo un ottimo primo tempo e sulla “morale” che può derivarne, Daniele Magro ha qualcosa da dire. «A sensazione direi che la matrice della sconfitta nella ripresa è stata soprattutto difensiva - spiega uno dei migliori forlivesi a Rimini -. Come è scattata la scintilla del Flaminio, tutta Rbr ha tirato fuori le sue migliori qualità che eravamo riusciti a reprimere per oltre 20 minuti. Quelle triple una dietro l’altra che non siamo riusciti ad arginare, ci hanno lasciato impotenti, ma gli errori commessi ci serviranno da lezione. Direi però che i meriti dei nostri avversari hanno superato i nostri demeriti. A fine gara ammetto che nello spogliatoio c’era delusione, ma anche consapevolezza di avere compiuto passi avanti. Soprattutto se penso a quanto era successo poche settimane fa a Brindisi: siamo cresciuti molto da allora».

Harper punto di riferimento?

Su tutti li ha evidenziati Demonte Harper dando finalmente prova del potenziale e della capacità di trascinare il gruppo che gli si riconoscevano in estate. «Da subito l’abbiamo visto in palla, anche più deciso e cattivo di altre volte e lo abbiamo sfruttato al massimo - sottolinea il centro biancorosso -. Segnava con semplicità, senza forzature ed è estremamente positivo e siamo contenti perché sta visibilmente migliorando giorno dopo giorno e può fare la differenza in A2. Dietro i suoi progressi c’è un gran bel lavoro, ovviamente da lui ci aspettiamo sempre qualità e quantità, ma lui è una persona tranquillissima, sempre propositiva che ha sempre avuto la fiducia del coach e di tutti noi e non ha mai fatto trasparire turbamento per le difficoltà che attraversava in campo».

Adesso è chiamato a confermarsi. Non tanto dal punto di vista del “quantum” realizzativo ma soprattutto come leadership.

Il riscatto di Magro

Conferme di un buon momento che cerca anche Magro, nelle ultime quattro partite attestatosi a 7 punti, 5.8 rimbalzi e 13.75 di valutazione media. «C’è un lungo periodo di gare ravvicinate, ben sei in un mese e non puoi più pensare a ciò che è stato, bensì solo a ciò che sarà e questo vale anche per me. Le statistiche dicono solo che faccio il mio lavoro, spero bene ora dopo non avere iniziato benissimo. Ne ero consapevole e ho cercato di impegnarmi tanto, di mettermi ancor più a disposizione e adesso faccio solo ciò che mi viene chiesto. Sono contento, ma mi interessa solo vincere le partite».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui