L’Unieuro ospita l’insidiosa Rieti nell’ultima recita di Toni Perkovic
In campo per due punti pesanti, per vincere uno scontro diretto d’alta classifica importante nell’immediato e in prospettiva futura e per sperare nella conquista di un biglietto per le Final Four di Coppa Italia nonostante Cividale (che ospita Pesaro) sia padrona del proprio destino.
Toni al capolinea
La sfida tra Unieuro e Real Sebastiani Rieti conta tantissimo e a giocarla sarà ancora Toni Perkovic anche se molto probabilmente quella di oggi sarà la sua ultima recita in maglia biancorossa. «Anche se Shawn Dawson viene da una settimana nella quale si è allenato regolarmente coi compagni, non credo che per questa gara ci saranno grandi sorprese - comunica il coach dei romagnoli, Antimo Martino -. Poi vedremo, sappiamo che c’è una scadenza e che dovremo fare una valutazione sul contratto di Perkovic: la faremo lunedì dopo il match e per ora è giusto che la mia attenzione e quella di tutti vada solo su Rieti, su una partita difficile e importante, e non solo resto».
Sicuramente anche l’incertezza sulle condizioni di Tavernelli e il possibile forfait di Del Chiaro impongono di non cambiare troppo nell’immediato, ma al di là di queste e di mille altre possibili considerazioni, resta la necessità per i forlivesi di fare risultato contro una formazione dimostratasi capace di battere la capolista Rimini al Flaminio e già dall’anno scorso una delle realtà d’élite dell’A2. «Rieti sta attraversando un ottimo momento e dopo aver cambiato Jazz Johnson con Jordan Harris gioca più di collettivo e coinvolge tutti i suoi elementi nella manovra - spiega il tecnico -. Oltre a vincere a Rimini, hanno costretto Udine a due supplementari guidando per quasi tutto il match prima di perderlo in modo rocambolesco: non si fa questo se non si hanno qualità».
Motivi per i quali Martino sa di dover avere una risposta importante a livello di prestazione da parte dei suoi ragazzi.
«Certo, dovremo essere solidi, concentrati per 40 minuti, è una gara che passa molto sia dai suoi aspetti fisici che da quelli mentali. Noi dobbiamo provare a vincere con squadre di primo livello e non vedo perché La Real Sebastiani, per quello che con regolarità sta facendo dallo scorso torneo, non debba essere considerata tale. Ha la qualità per stare in alto, poi quanto in alto lo potranno determinare, e questo vale per tutti, mille episodi».
Anche perché da adesso inizia il tanto decantato e atteso “ciclo di ferro”: gennaio con i suoi scontri diretti iper condensati a livello di calendario, sarà il mese spartiacque per l’Unieuro? Sarà la cartina di tornasole delle sue effettive potenzialità e ambizioni?
«Ora aumentano le difficoltà ed è in queste partite che dobbiamo provare a vedere se riusciamo a essere più competitivi - ammette Martino -. Veniamo da un buon momento (7 vinte sulle ultime 10 affrontate con la rosa al completo ndr.) ed è chiaro che dobbiamo provare a ripeterci contro formazioni di primissima fascia. Ne abbiamo battute, penso ad esempio a Verona e Pesaro, siamo andati vicinissima a sconfiggere Fortitudo in trasferta e Cantù, ma abbiamo avuto anche momenti in cui non siamo stati performanti. Rieti e il girone di ritorno, saranno dei test per vedere di che pasta siamo fatti».