L’Unieuro ha il morale sotto i tacchi, Martino: «Ma sapremo reagire»

Un colpo durissimo in primis per Kadeem Allen stesso, ma al contempo per il morale dell’Unieuro e il futuro che l’attende da domenica 5 maggio nei play-off. La lesione completa del tendine d’Achille della caviglia sinistra, pone ovviamente fine alla stagione della guardia di Wilmington proprio davanti alla porta d’ingresso del “grande sogno” dei forlivesi e gli compromette anche l’inizio della prossima, ma per i suoi effetti sulla squadra biancorossa è una perdita incalcolabile.

Non solo senza Allen Forlì accorcia le rotazioni proprio quando si giocherà ogni tre giorni, ma viene privata di un talento fuori categoria e di uno dei giocatori meno contenibili di tutta l’A2 in uno contro uno. Coach Antimo Martino, ospite martedì sera alla trasmissione televisiva di TeleRomagna “Panorama Basket”, è affranto come ogni tifoso biancorosso. «La diagnosi ha confermato ciò che immediatamente avevamo temuto, anche se abbiamo provato a mantenere viva una fiammella di speranza sino all’ultimo. Ci dispiace innanzitutto per lui, per un ragazzo d’oro, molto umile e generoso, che aveva dimostrato nell’arco della stagione di tenerci davvero. Ci dispiace per i compagni, i collaboratori, la società e i tifosi. Nessuno poteva pensare di trovarsi in una situazione del genere nella fase più bella dell’annata cui arrivavamo con tanto entusiasmo e tante certezze. È chiaro che ora abbiamo due possibilità: piangerci addosso o reagire. Personalmente non ho dubbi sull’opzione per la quale opteremo. Useremo quest’ennesimo episodio a noi sfavorevole per unirci ancora di più. Anche se il valore del match era relativo, abbiamo dimostrato ancora una volta di poterlo fare proprio domenica con Latina».

Cambia giocoforza tantissimo nel modo in cui lo stesso Martino dovrà mettere in campo la squadra adattandola a una situazione, però, già vissuta quest’anno. Senza Allen, ad esempio, Forlì sbancò Rimini nel derby con un super Zampini. Certo, una partita singola, ora ne arrivano potenzialmente 5 in 10 giorni per tre volte. «In questa stagione ci siamo guadagnati il vantaggio del fattore campo per tutti i play-off e farlo valere ora diventa il nostro obiettivo: assieme ai nostri tifosi dobbiamo avere il coraggio di difendere il nostro campo anche senza un giocatore importante e con equilibri che cambieranno. Troveremo soluzioni alternative per essere ancora competitivi pur dovendo mettere da parte tante cose in queste due settimane».

Il discorso del tecnico è di una logica ferrea: Forlì avrà la “bella in casa” in ogni turno. Mantenere inviolato il Pala Galassi significherebbe serie A. «Beh sì, noi cercheremo di non farci condizionare troppo da questa sfortuna, non sarà facile ma la reazione ci sarà anche se nei play-off è tutto più complicato. Il sostegno del nostro pubblico sarà assoluto e ne sono certo perché a Forlì si vive lo sport con grande passione. La sfortuna alimenterà la voglia di aiutarci e sarà importante che il nostro fattore campo si faccia sentire».

Nel modo giusto, anzi «intelligente» vuole subito rimarcare. «Proprio perché mai come questa volta abbiamo bisogno dei nostri tifosi - conclude il coach biancorosso - non vogliamo correre il rischio di avere problemi. Ci deve essere un sostegno positivo, tutto per noi, e sono convinto che così sarà come è successo a Roma in Coppa Italia e in tante altre circostanze. La perdita di Kadeem renderà pubblico e squadra una cosa sola. Ancor più di quanto già non lo fosse».

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