L’Unieuro da derby ha scoperto il fattore Del Chiaro

Il biglietto sul volo per i play-off è prenotato e ora l’Unieuro ha due opportunità per imbarcarvisi potendo persino trovare posto in prima classe.

Che la vittoria nel derby con la Fortitudo fosse uno snodo cruciale della stagione, era evidene già alla vigilia, ma il successo ribaltando anche la differenza canestri negli scontri diretti ha messo la squadra biancorossa in una posizione invidiabile. Il vantaggio sulle ottave, ossia sulle formazioni che dovranno mettersi alla rischiosa prova dei play-in, è di 4 lunghezze e queste squadre sono Urania Milano e Fortitudo Bologna. Con entrambe la Pallacanestro 2.015 è in vantaggio (2-0 sulla Wegreenit) e se la matematica non può certificare sin d’ora il raggiungimento diretto del tabellone play-off è solo per il gioco delle molteplici combinazioni di classifica avulsa che deriverebbero in caso di duplice sconfitta dei romagnoli nei match con Brindisi e a Cento.

Con una vittoria i conti tornerebbero, con una doppietta sarebbe quarto posto. Difficilmente terzo, perché Cantù andrebbe per forza superata e un suo doppio passo falso sul rettilineo finale ad Avellino e in casa con Vigevano, è poco probabile, ma comunque avere la terza testa di serie della griglia rappresenterebbe un risultato di grande levatura. Soprattutto considerando come era iniziato il campionato e alla classifica che l’Unieuro deteneva dopo la seconda giornata di ritorno: 10° posto, a -10 da Cantù. E dopo quattro turni, Forlì era persino 11ª, anche se a -8 dai brianzoli.

Quanta strada ha fatto Forlì

E quanta ne ha recuperata. La crescita è stata progressiva, non esente da inciampi anche rumorosi (ma chi non li ha avuti a parte Udine?), ma contrassegnata da affermazioni come quelle di Perkovic e Tavernelli, impennate di rendimento come nel caso di Gaspardo tra gennaio a fine marzo o fondamentali fioriture primaverili come quella di Harper, che da un mese è diventato ciò che società e coach sin dall’estate pensavano potesse rappresentare.

Le uscite dai tunnel

Prima quella di Matteo Parravicini, poi quella di Angelo Del Chiaro. Proprio il centro toscano è stato fattore determinante nel successo di domenica. Partito nuovamente in quintetto dopo mesi, ha subito impattato bene la sfida in difesa e a rimbalzo, poi è assurto anche a protagonista in attacco, con 5 punti consecutivi che hanno piegato le gambe alla “Effe”. Per l’ex Pistoia una meritata doppia cifra condita da 8 carambole conquistate: è la quarta volta che la raggiunge in questa stagione, le ultime due erano state contro Bologna al PalaDozza (15 punti) e a Nardò (10). Era ancora il 2024. Da gennaio, Del Chiaro aveva imboccato una china discendente che lo aveva portato ai margini delle rotazioni: in quintetto c’era Magro, otto gare di fila da febbraio giocando meno di 10 minuti e le ultime due a Pesaro e Piacenza entrando solo a risultato di fatto già acquisito.

Sembrava perso ma solo dall’esterno, perché il merito di questo ragazzo del 2001 alla prima esperienza lontano dal nido pistoiese, è stato quello di non “darla su” e di sapere cogliere le opportunità che gli si sono riaperte davanti anche per i problemi alla schiena di Magro. Martino la chance gliela ha offerta, lui si è fatto trovare pronto sin dal match con Avellino e la fiducia è tornata. Ora l’Unieuro sa di poter contare di nuovo su di lui.

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