Il mondo del Cesena è pieno di gol: la produzione offensiva è da podio

Il quarto posto con il quale il Cesena ha chiuso il primo terzo di campionato (13 partite su 38) è più che meritato. Forse pure leggermente stretto, stando ai numeri della Serie B. Ciò che è evidente è stato il cambio di passo delle ultime quattro giornate. Con 10 punti (come il Sassuolo, nessuno ha fatto meglio) che sono il frutto di un equilibrio ritrovato e di una compattezza maturata dopo il pomeriggio da folle luna-park vissuto contro la Sampdoria. Negli ultimi 4 match, in casa contro Brescia e Sudtirol, in trasferta contro Salernitana e Cittadella, il Cesena ha concesso appena 9 tiri nello specchio, subendo un solo gol, quello di Verde all’Arechi, con deviazione di Ciofi a beffare Klinsmann.

Produzione offensiva

Il Cesena è al 3° posto per il numero di gol realizzati con 22. Meglio hanno fatto il Sassuolo con 25 e il Pisa con 23 (considerando quello di Arena a Cittadella, partita finita 1-1 sul campo e poi diventata 0-3 a tavolino). Terzo posto anche per quanto riguarda gli X-goal, la voce più importante per gli allenatori della nuova generazione in quale indica, in estrema sintesi, la qualità delle occasioni create: il Cesena con 1,43 gol attesi a gara è sempre alle spalle di Sassuolo e Pisa. Il Cavalluccio sale invece al 2° posto in tema di assist: 14 i passaggi che hanno determinato un gol. Davanti, con 15, c’è ancora una volta il Sassuolo, la formazione più esplosiva e qualitativa di questa Serie B.

C’è però una classifica in cui il Cesena primeggia. Ed è quella dei tiri nello specchio della porta. I bianconeri e il Sassuolo sono affiancati in vetta con 74 tiri indirizzati tra i pali, ma se a questi si aggiungono le conclusioni che terminano contro i legni, il Cesena è solo in vetta con 77 (74 più 3), in quanto il Sassuolo non ne ha colpito alcuno. Terzo posto per il Brescia con 66 tiri (appena 2 al Manuzzi tre settimane fa) e 4 pali. I bianconeri scendono al 7° posto per quanto riguarda il numero complessivo delle conclusioni (in porta, sui pali, fuori e respinti) con 175. Comanda il Cosenza con 200, quindi Brescia a 197, Sassuolo a 187, Bari a 181, Cremonese e Pisa a 177. Ultimo posto, infine, per i cross fatti: 157. In fondo, gli unici colpitori sono i difensori, che avanzano solo sulle palle inattive.

Qualità della manovra

Il Cesena è squadra che cerca il risultato attraverso il gioco ma senza esagerare con la costruzione da dietro. I bianconeri sono al 6° posto per i passaggi andati a segno (5.076), per quelli tentati (6.207) e per la distanza percorsa dalla palla in fase di possesso (82 chilometri, 413 metri). Tiene tanto palla nel terzo difensivo, ma gioca poco con il portiere, che ha toccato 260 palloni (16° posto, guida Festa del Mantova con 667) e di questi ne ha lanciati 75.

Difesa della porta

Ci sono tanti dati interessanti. Intanto, il Cesena è 3° per il minor numero di tocchi concessi agli avversari all’interno della propria area di rigore, che sono stati 225 (meglio solo Sudtirol con 212 e Salernitana con 222). Quarto posto per il minor numero di tiri nello specchio concessi: 46 (guida la Salernitana con 39 davanti a Spezia 41 e a Catanzaro 42). Ma il dato più interessante è un altro e si lega all’equilibrio che Mignani e i suoi giocatori sono stati bravi a trovare dopo il 3-5 con la Sampdoria. Nelle ultime 4 giornate un gol subìto e appena 9 tiri nello specchio concesso, con percentuale di parate dell’88,9% a dispetto del 59% delle prime 9 giornate con 15 reti subite (al netto degli autogol di Donnarumma e Prestia) su 37 tiri. Una svolta arrivata anche grazie a Klinsmann: 6 parate su 7 tiri e media simile a quella del miglior portiere del campionato, Radunovic del Bari, autore di 55 interventi su 66 tiri ricevuti.

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