Esame Cividale per l’Unieuro che potrebbe lanciare Dawson

«Se superiamo un ostacolo come questo, battendo una squadra che ha un sistema consolidato, grande fiducia e gioca con tanto agonismo e durezza, può significare che abbiamo un buon temperamento: in un momento mentalmente difficile, questa sera abbiamo bisogno di una grande partita e alla squadra chiedo di avere coraggio, determinazione e fiducia, che è quella che adesso ci manca e dobbiamo ritrovare».

È netto e chiaro l’allenatore dell’Unieuro, Antimo Martino, nel dipingere l’importanza, la difficoltà e la delicatezza della gara che metterà di fronte ai biancorossi la Gesteco Cividale quarta in classifica «e non più una sorpresa per quanto dimostrato con grande continuità già dalla scorsa stagione».

La sconfitta con Rieti è stata un duro colpo alla classifica e anche al morale della squadra che oggi ha bisogno di ritrovare prima di tutto la vittoria, poi «la capacità di superare quei black-out in cui incappiamo e nel corso dei quali smettiamo praticamente di fare tutto senza che nessuno abbia la forza di fare quel paio di giocate che ti consentono di respirare e ti permettono, come domenica scorsa, di chiudere le partite».

Forlì ha bisogno di tutto questo, di dimostrare carattere, ma ora come non mai Martino chiede anche il sostegno dal pubblico amico. «Mi auguro che ci sia la consapevolezza che oggi la squadra è in difficoltà, poi ognuno farà ciò che riterrà più giusto. Adesso abbiamo bisogno di un aiuto, la squadra è nelle condizioni di aver più necessità del suo pubblico rispetto a essere lei ad avere la forza, nell’immediato, di riconquistarlo. E’ un gruppo serio, unito e che lavora duro: questa situazione proprio per questo la stiamo soffrendo, ma non dobbiamo abbatterci ed è chiaro che, indipendentemente da ciò che ci circonda, noi continueremo a lottare».

Certo, gli anni scorsi Forlì era partita subito a razzo o comunque bene, mentre ora con un intero girone alle spalle è più quanto si dovrà conquistare di ciò che si è già riusciti a fare e dimostrare. Tempo davanti ce n’è, ma per Martino è questo il tempo delle scelte più difficili: Perkovic, Harper e Dawson, chi giocherà? Il coach non svela la sua scelta «Ci prendiamo ancora qualche ora per decidere, la scelta non è semplice e le considerazioni che faremo sono tantissime e non solo tecniche. Una volta fatta, la supporteremo, ma per ora riguarderà solo il match con Cividale, poiché fino a quando avremo a disposizione tre stranieri, non avrebbe senso assumere determinazioni definitive».

Con Perkovic caricato dal prolungamento contrattuale, Dawson recuperato, ma attorniato da mille incognite e Harper in fase di totale sfiducia, il gioco delle tre carte è rischiosissimo. «Se la scorsa settimana era ancora presto, per la prima volta, Dawson sarebbe convocabile. Valuteremo. Da mettere sul tavolo c’è tanto, anche la difficoltà psicologica che Harper sta vivendo, l’anomalia che non stia performando come la sua carriera ad altissimo livello lasciava presumere. C’è la consapevolezza di un problema nell’immediato anche la componente mentale è uno degli aspetti su cui riflettere». E il croato? «Si è meritato la conferma, ha saputo puntare su se stesso, non ragionando nell’ottica di due mesi ma per conquistarsi il contratto annuale come gli avevo chiesto quando ci sentimmo la prima volta».

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