Dell’Agnello e il primo stop di Rimini: “Male a rimbalzo e nelle scelte difensive”
Prima o poi una sconfitta doveva arrivare, ma perdere così, sulla sirena, fa male. Cividale si conferma bestia nera dei biancorossi (mai vittoriosi sui friulani in cinque incontri), guastando una serata che ha visto RivieraBanca davvero ad un passo dal sesto successo consecutivo. Amareggiato, e non potrebbe essere altrimenti, coach Sandro Dell’Agnello, proprio nella serata del suo sessantatreesimo compleanno. «Voglio essere equilibrato anche se la delusione per la sconfitta è tanta. Partiamo dal dire che oggettivamente è stata una partita spettacolare giocata ancora una volta in un ambiente fantastico - l’analisi - Gara molto equilibrata che entrambe le squadre potevano vincere, ha vinto Cividale e l’ha fatto con merito. Noi siamo mancati in maniera importante sotto due punti di vista. La prima è stata la lotta a rimbalzo, ci hanno ammazzato facendo 11 tiri più di noi, e in secondo luogo le scelte difensive che non hanno pagato. Il calendario è stato fitto, abbiamo cambiato tanto difensivamente parlando di volta in volta nei pochi allenamenti a disposizione, e la scelta sull’onda dell’entusiasmo ha sempre pagato, questa volta no e mi assumo la responsabilità. Dovevamo essere più consistenti».
Peccato per la gestione di un finale che aveva visto Rimini mettere 9 punti di distacco a 3’20’’ dalla fine. «Sono cose che fanno parte del gioco. I tiri liberi, i tiri da tre fatti e subìti. Redivo ha fatto l’unico canestro da tre nel momento cruciale, ma fino a quel momento l’avevamo limitato molto bene. Negli episodi siamo stati sfortunati, noi abbiamo sbagliato qualche libero, lui ha fatto un canestro difficilissimo, dovevamo essere davvero più consistenti, sarebbe bastato qualche rimbalzo in più per portare a casa la partita. La gestione degli ultimi possessi? Mi sono arrabbiato perché avremmo potuto far scorrere qualche secondo in più, quando sei sopra dai vantaggio a chi insegue, non è facile, ma scappare in palleggio e subire fallo dopo qualche secondo ci avrebbe aiutato ad avvicinarci alla meta».
Balzano agli occhi i soli sei punti del tandem Usa, una serata difficile per Johnson ben marcato, una condizione ancora tutta da trovare per Robinson. «Justin ha fatto fatica, raddoppiato bene in post basso per gran parte del match, mentre Robinson ancora deve trovare la condizione. Gioca con un ematoma che in qualche movimento lo limita, di condizione è indietro, arriverà anche lui».
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