Turci promuove RivieraBanca: «Annata positiva»
Archiviata con la bellissima festa al Teatro Galli la stagione 2023/2024, negli uffici di RivieraBanca si sta già lavorando all’allestimento della terza stagione consecutiva in serie A2. Quello che verrà sarà un campionato davvero impegnativo e tosto, un girone unico con tantissime piazze storiche e blasonate ad alzare ancora una volta l’asticella del livello medio della competizione.
Turci, una stagione a due facce. Terribilmente difficile fino a Dicembre, esaltante nel nuovo anno fino alla conquista della salvezza e dei play-off, archiviati purtroppo in fretta con il 3-0 subito da Rieti. Che voto può dare alla stagione?
«Direi alla fine dei conti che è stata una stagione davvero positiva. Siamo riusciti a recuperare con una seconda parte di stagione tutte le difficoltà iniziali, che sono servite per crescere, compattarci e mostrare ulteriori segnali di unione. In quel momento tutto il CdA, tutti gli sponsor, e gran parte della tifoseria ci sono stati vicini mostrandoci grande sostegno. La compattezza di quel periodo ci ha permesso di innescare quel cambio di marcia che ha portato ad un risultato storico, perché 13 su 15 rimarrà davvero negli annali. Il mio voto dunque è più che sufficiente, abbiamo rispettato le previsioni iniziali, soprattutto mantenuto la A2, lo dovevamo alla nostra gente. Il rammarico è quello di essere arrivati ai play-off con tante defezioni».
Quale episodio o momento della stagione le rimane più impresso?
«Indubbiamente l’ovazione al time out a fine gara 3. Il commiato dai play-off, ma il tributo sentito e caloroso di tutto il Flaminio ai ragazzi nonostante il risultato maturato. Un affetto che ci ha inondati di orgoglio, lo scopo per cui lavoriamo, e per il quale posso ritenere soddisfacente l’annata».
Di contro, l’esonero di coach Ferrari ha rappresentato il primo vero momento di difficoltà del progetto Rinascita da quando è nato? Come è stato vissuto da un diesse-tifoso?
«Il nostro più grande dispiacere era quello di deludere le aspettative dei tifosi, che in estate ci avevano mostrato sostegno incondizionato con l’ennesimo record di abbonamenti. Ci sentivamo in colpa, avvertivamo un grosso peso sulle spalle, un forte senso di responsabilità. Quelle settimane non sono state facili, dovevamo mantenere la barra dritta per difendere ad ogni costo la categoria adottando anche scelte dolorose. Qui devo dare grande merito a “Paolino” Carasso che grazie alla sua lungimiranza e alla sua esperienza ha sempre profuso grande serenità a tutto l’ambiente. Nessuno ha mai avuto dubbi sulla qualità dei giocatori, che poi sono riusciti a dimostrare il loro valore riconoscendo il comportamento coerente della società».
Quali sono gli obiettivi e le intenzioni per la prossima stagione? Gira ormai da giorni la voce del possibile approdo in società di Alessandro Bolognesi. Come vi state muovendo?
«Il livello si preannuncia altissimo, cercheremo anche noi di alzare l’asticella e di farci trovare preparati, perché siamo ambiziosi. È presto per parlare di obiettivi, va fatto a roster allestito, ancora la stagione è in corso. La nostra è una società giovane, che ogni anno cerca di fare uno step di crescita. Per la stagione che verrà abbiamo pensato di strutturarci con l’inserimento di una figura tecnica che andrà ad integrare, a rinforzare l’assetto dirigenziale. Per migliorarsi, strutturarsi e continuare a crescere è un passo dovuto al quale stiamo lavorando da tempo, per avere una professionalità ancora maggiore sulla parte tecnica. Chi arriverà, e a giorni lo sveleremo, sarà una figura di riferimento del progetto tecnico sia per la prima squadra che per il settore giovanile, per dare un imprinting e una direzione precisa e competente».
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