RivieraBanca vuole cavalcare l’onda per calare il poker contro l’Urania

Il bello viene adesso: dopo il tre su tre nella prima settimana di campionato, la Rinascita vuole fortemente mantenere la vetta calando un poker d’autore contro un’altra imbattuta, l’Urania Milano di Alessandro Gentile, tornato nella “capitale del Nord” tanti anni dopo aver vestito la maglia della prima squadra meneghina, l’Olimpia.

I ragazzi di Cardani, però, planano al Flaminio (ore 18) per confermare quanto di buono visto sin qui, con gli scalpi di Fortitudo, Verona e Piacenza a dimostrare che l’avversario di oggi, per RivieraBanca, non sarà semplice da scardinare. «Sono in gas, giocano benissimo in attacco, con una pericolosità diffusa e un quintetto capace di segnare in diversi modi - li descrive così Sandro Dell’Agnello -. Dal canto nostro recuperiamo Tomassini e forse Robinson, magari riusciamo a fargli fare qualche minuto, vedremo, è comunque in fase di guarigione».

Su “Tom” non ci sono dubbi: smaltito il problema alla schiena, da giovedì ha ricominciato ad allenarsi e sarà regolarmente in campo, mentre “JR” giocherà solo se i rischi saranno azzerati, perché non si vuole correre il pericolo di una ricaduta o di altre problematiche muscolari all’inguine infortunato. In ogni caso, considerando quanto fatto con la Fortitudo, questa Rbr non sembra aver problemi a mascherare l’assenza di uno o dell’altro: solida, capace di soffrire, bella in attacco, la squadra biancorossa si sta dimostrando una delle più forti dell’intera A2. «Con Bologna abbiamo compiuto una piccola impresa, vincere senza i due playmaker non era semplice, ma i ragazzi sono stati eccezionali - se li coccola il coach toscano - Ma quel successo, o la situazione di classifica, non ci possono far sedere o peccare di presunzione, perché l’entusiasmo va cavalcato cercando di portare a casa altri due punti, con la difesa e il rispetto del piano partita». L’Urania è a trazione molto anteriore: tolto il centro Ike Udanoh, il resto del quintetto ama il gioco perimetrale e la conclusione pesante. «Amato è un play esperto e forse il miglior passatore del torneo, Gentile non lo scopro di certo io, è pericoloso sia da fuori che in post-basso, ma poi hanno tanti tiratori, Potts in primis ma anche Leggio o Desana piedi per terra possono essere letali».

La sensazione è che sotto le plance Rimini abbia di più, così come la profondità della panchina sia superiore a quella dell’Urania, che non ha come obiettivo l’alta classifica. «Bisognerà limitare le loro percentuali da tre, attaccare nei primi secondi dell’azione per sfruttare i vantaggi e sporcarsi le mani in difesa, mettendoci l’energia che abbiamo visto nelle ultime uscite - ecco la ricetta di Sandrokan - I rimbalzi offensivi possono essere una chiave, di certo Camara da questo punto di vista ci ha dato una grossa mano».

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