RivieraBanca, sono stati giorni difficili ma se batte Piacenza torna sola in vetta

Un po’ incerottata ma parecchio arrabbiata, la Rinascita del post derby vuole subito riprendere la sua corsa e sfruttare anche lo scivolone di Cantù con Milano, che le consentirebbe di mettere 4 punti tra sè e i brianzoli. Ci pensa, RivieraBanca, che attende al Flaminio la cenerentola Piacenza (appena 3 successi e 19 ko...) senza Giovanni Tomassini, fermato da un’infiammazione alla spalla (dovrebbe rientrare a Brindisi mercoledì sera) per riscattare la sconfitta di Forlì (ore 18).

Il testa-coda, però, va reso semplice, evitando di approcciare molli o di iniziare con quelle palle perse che potrebbero, magari, dare fiducia a chi non ha più molto da perdere. Considerando la settimana non semplice di Rbr, con Grande (colpo a un ginocchio) e Robinson (influenza) praticamente ripresentatisi in palestra tra venerdì e sabato, e detto di Tomassini, la differenza potrebbe essere rappresentata da un avvio concentrato, nel quale mettere subito le cose in chiaro. «Dobbiamo semplicemente fare due cose: in attacco, muovere veloce la palla evitando di regalarla all’avversario perché spesso questi errori ci costano canestri facili subiti, mentre in difesa metterci intensità e avere un occhio di riguardo per Marks, che è un ottimo giocatore ed è decisamente il go-to-guy dell’Assigeco».

La ricetta di Sandro Dell’ Agnello è abbastanza semplice: del resto, Piacenza non ha molte alternative alla guardia americana ex Rimini, che con Cividale, al Flaminio, è già venuto a prendersi i due punti. Non che stia performando chissà a che livello: si prende 18 tiri a partita, segnando altrettanti punti con percentuali non soddisfacenti (33%) e rappresentando più del 50% dell’attacco Assigeco, con il play Bartoli e l’ala forte atipica Serpilli quali alternative di un reparto offensivo che fatica non poco. «E’ vero che hanno perso molte partite ma non hanno mai mollato, la realtà è che non hanno niente da perdere e verranno qui a cuor leggero, per cercare di fare il massimo. Per loro in questo momento una partita vale l’altra, guai a pensare che sarà tutto facile».

La bocca buona per il tentativo della promozione diretta, ormai, a Rimini se la sono fatta in tanti: con Cantù che non sembra avere la solidità giusta e Udine battuta all’andata, RivieraBanca può sognare in grande o bisogna abbassare le pretese? «Allora, prima di tutto dico ancora una volta che noi sin qui abbiamo over-performato, ci sono squadre con budget più alti di noi molto sotto in classifica. Premesso che abbiamo un calendario difficile, che ci porterà a giocare in trasferta contro tutte le migliori, siamo lassù e vogliamo restarci ma l’obiettivo iniziale era quello di conquistare una buona posizione nella griglia play-off. Non bisogna mai dimenticarselo».

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