RivieraBanca, si ricomincia da un caro, vecchio amico

Contro l’ultimo allenatore che ha portato il Basket Rimini in A1 (era il 1997), per continuare la corsa al Paradiso della pallacanestro italiana: questa RivieraBanca-Valtur Brindisi (ore 18) è davvero intrigante, e apre la mini-striscia di sette match che porteranno a definire le quattro classificate alla final four di Coppa Italia, nuovo obiettivo di Rbr che punta a entrare nella storia.

«Ce lo siamo meritati e adesso vogliamo fare di tutto per ottenerlo - conferma Sandro Dell’Agnello -, anche perché sarebbe importante per una società giovane come questa. Per riuscirci dovremo continuare a lavorare come fatto sinora, rispettando tutti ma consapevoli della nostra forza».

La sosta è servita per ricaricare le batterie fisiche e mentali: Camara è rientrato solo mercoledì dall’Africa, ma la Rinascita ha lavorato al completo con un Robinson sempre più nei meccanismi. «Avevamo bisogno di staccare un po’ dopo le cinque partite in 14 giorni, poi è chiaro che passare da una situazione del genere a non disputare neanche un match in due settimane è strano, il rischio di perdere un po’ il ritmo partita c’è, ma vedremo di ricollegarci subito con il contesto agonistico a partire dalla palla a due con Brindisi».

Una squadra, quella dell’ex Piero Bucchi (in molti si ricordano la promozione nel ’96-’97 con la Koncret di Righetti, Scarone, Benzi, Wylie e Chandler) ancora incompleta e condizionata dagli infortuni a catena, che nella prima parte di stagione l’hanno letteralmente falcidiata. «Attenzione però, perché appena hanno recuperato alcuni titolari hanno vinto quattro partite su cinque, a dimostrazione che è una squadra forte - mette tutti in guardia Sandrokan -. Stimo molto Bucchi e guardando i match della Valtur si può affermare che, pur avendo ottimi tiratori, non abusano delle triple cercando di più l’uno contro uno per arrivare al ferro. In difesa sono solidi, non sarà semplice giocarci contro».

Brindisi punta sull’esterno a stelle e strisce Byron Allen, 15 punti di media e 26 nella roboante vittoria contro Pesaro della scorsa settimana. Almeida e Vildera, nei pressi del ferro, garantiscono solidità e imprevedibilità, con Fantoma ala piccola di raccordo. Squadra da corsa, capace di dare e prendere break, ma che nell’ultimo periodo sembra aver trovato la quadra. «Dovremo essere bravi a gestire il ritmo, creare le giuste spaziature in attacco e avere un buon equilibrio a rimbalzo - la ricetta di Dell’Agnello -. Servirà tanta attenzione nella difesa uno contro uno, e nei rientri difensivi per evitare che loro corrano in transizione per poi attaccare nei primi secondi dell’azione».

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