RivieraBanca, serata di gala con Cividale ex bestia nera

La Coppa Italia come ciliegina sulla torta di una stagione che resta super positiva al di là dei balbettamenti dell’ultimo periodo e soprattutto come primo trofeo di una società giovanissima che dal 2018 a oggi ha compiuto passi da gigante.
La final four di piazzale Azzarita per RivieraBanca assume una valenza piuttosto marcata e la sensazione è che si proverà in ogni modo ad arrivare a una storica finale, anche se per farlo servirà schienare ancora dopo meno di un mese, l’imprevedibile e orgogliosa Cividale di Lucio Redivo e coach Pillastrini, cliente mai semplice. Certo, il successo del 15 febbraio al PalaGesteco ha tolto la scimmia sulla testa dei biancorossi, che sino a lì avevano perso tre volte su tre con Cividale, due delle quali, peraltro, con canestri all’ultimo secondo (il primo in entrata, il secondo dall’arco) della bestia nera Redivo, capace di matare il Flaminio come pochi altri in questi anni di ritrovata A2.
Rimini ci arriva con tre sconfitte sul groppone, ma mentre le prime due casalinghe con Torino e soprattutto Orzinuovi avevano portato a galla una situazione generale molto deficitaria, il risicato ko di Desio con Cantù ci ha consegnato segnali di ripresa, alla voce intensità, difesa, capacità di sviluppare insieme.
Pronostico impossibile
Si affrontano due squadre che sanno giocare a basket con due allenatori molto preparati e capaci di inventarsi anche variazioni tattiche interessanti (tipo la zona 3-2, con lungo in punta, di Rbr). Due squadre separate in campionato da due soli punti, anche se la Rinascita ha disputato un match in meno, con due stranieri leader e tanti italiani in grado di fare la differenza: la sensazione, quindi, è che alla fine la differenza la faranno i rimbalzi e gli errori, alla voce palle perse. Chi sbaglia meno, probabilmente vince, ma essendo un gioco legato anche ai singoli, è chiaro che RivieraBanca avrà bisogno di ritrovare il miglior Marini, o almeno una versione più tendente al ‘miglior marcatore della squadra’ rispetto alla copia sbiadita delle ultime due uscite, nelle quali uno dei migliori atleti del campionato ha messo assieme solo 7 punti con 3/17 dal campo. L’ex Trapani se la dovrà vedere peraltro con Dorom Lamb, esterno arrivato a Cividale per sostituire l’ex Marks, poi trasferitosi a Piacenza, e che nell’ultima sconfitta di Vigevano ne ha messi comunque 24. Ma i motivi a corredo di questa sfida tra esordienti della Coppa sono anche altri: due sfide in famiglia, quella tra i Dell’Agnello, con il figlio Giacomo in vantaggio per 2-1 su papà Sandro, e tra i fratelli Anumba (Simon e Michael), che si sono affrontati nella vittoria Rbr 73-80. Domenica la finalissima (20.45) contro chi la spunterà oggi tra Udine e Cantù (ore 18).