RivieraBanca, questo è il primo vero momento di black-out

Mai come adesso bisogna restare uniti. Il momento di difficoltà è arrivato, tre sconfitte in fila, Cantù, Verona e Rieti che hanno rallentato un ruolino di marcia impressionante in questo girone di andata per RivieraBanca, nonostante tutto ancora capolista in coabitazione con Udine (ma davanti per lo scontro diretto a favore). Ha abituato bene la squadra di Dell’Agnello in questo super 2024, e il tributo a fine gara di tutto il pubblico del Flaminio sta a testimoniare, se mai ce ne fosse stato bisogno, la grande vicinanza di tutta la tifoseria nel primo vero momento di down della stagione, che prima o poi doveva giocoforza arrivare. Se le due sconfitte prima di Natale avevano visto una RivieraBanca sempre sul pezzo, il ko interno di domenica contro i reatini ha visto per la prima volta in stagione uno sviluppo di gara davvero sottotono da parte dei biancorossi, costretti ad inseguire per gran parte del match. Per Giovanni Tomassini, esperta play-guardia di Rbr, quella contro la Real Sebastiani è stata una battuta d’arresto figlia di una brutta partita: «Gara giocata male. Se i 91 punti realizzati sono stati perlopiù frutto dell’agonismo e di giocate di nervi, preziosismi individuali, i 96 subiti, oltretutto da una squadra che di media ne fa poco più di 70 a partita, stanno a significare che in difesa abbiamo sbagliato tanto. Siamo stati inconsistenti in tanti aspetti, in certi momenti ci siamo fatti anche prendere dall’ansia di recuperare in fretta la partita, tant’è che abbiamo commesso tante distrazioni che hanno agevolato Rieti, la quale ha giocato comunque una partita solida e balisticamente efficace».

Rimini non può fare a meno di Justin Johnson, per gli equilibri della squadra, per la dimensione interna ed esterna che il giocatore USA riesce a dare ai biancorossi. Tuttavia la sua assenza non può e non deve essere un alibi: «Non si possono subire 96 punti in casa. L’assenza di Justin è indubbiamente pesante, ma è altrettanto vero che chi scende in campo deve dare quel qualcosa in più. Domenica non ci siamo passati la palla con la stessa frequenza e intensità di altre gare».

L’auspicio è quello di partire col piede giusto nel 2025, con la trasferta di Cremona a bussare alla porta, ultima gara del girone di andata: «Speriamo di essere al completo, troveremo una squadra molto aggressiva. Noi vogliamo fare meglio delle ultime uscite, tornare a giocare il nostro basket, che infonde poi fiducia».

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