RivieraBanca, niente pause: «Con Nardò partita seria»

Non sarà un’amichevole, per la Rinascita: nonostante a livello di classifica non conti nulla, col secondo posto cristallizzato dopo il successo di Bologna, RivieraBanca riceve l’Hdl Nardò (ore 18.30) con l’intenzione di centrare il settimo successo nelle ultime otto, il 27° stagionale, che comunque sarà l’ultima sfida vera in vista della prima partita di play-off prevista domenica 11 maggio.

«Vogliamo giocare una partita seria - sgombra gli equivoci coach Dell’Agnello - primo perché abbiamo battuto tutte le dirette concorrenti di Nardò e quindi è giusto, per il campionato, dare il massimo per ottenere i due punti, e secondo perché in casa bisogna rispettare i tifosi e preparare al meglio i play-off, visto che poi per due settimane non potremo giocare dei match».

Il programma dei prossimi quindici giorni è stato già stilato: non sono previste amichevoli, si procederà con normali sedute di allenamento. «Sì, considerando che affronteremo chi ha giocato una, se non due sfide di play-in, l’obiettivo sarà quello di arrivare mentalmente e fisicamente al meglio a gara-1 dei quarti».

Tornando a Nardò, la squadra allenata da Mecacci è penultima, con la possibilità (in caso di successo al Flaminio) di chiudere una posizione sopra ma in ogni caso già certa dei play-out da disputare con lo svantaggio del campo. «E’ una squadra prettamente offensiva, capace di segnare anche 90-100 punti come infatti ha fatto nelle ultime uscite - la descrive così il coach di RivieraBanca -. Smith e Stewart possono realizzare 20, 30 o anche 40 punti, per cui una particolare attenzione sarà su di loro, ma in generale dovremo essere intensi perché se non difendi contro di loro rischi”.

Solidità ritorvata

La Rinascita dell’ultimo periodo, inclusa la sconfitta tirata di Udine, è una squadra solida, profonda, letale dall’arco, che arriva ai play-off nel suo massimo stato di forma. «Stiamo molto bene, è vero, speriamo di mantenere questo stato di salute nei prossimi quindici giorni, siamo pronti per le sfide che contano».

Il secondo posto è un risultato comunque notevole, considerando le previsioni e anche l’ampio ventaglio di contendenti: ma quanto conta il vantaggio del campo in tutta la post-season? «Secondo me quello che abbiamo fatto è straordinario, clamoroso, pensando che c’erano dieci-dodici squadre che potevano puntare in alto e noi ce le siamo messe tutte dietro, tranne Udine. Il vantaggio del Flaminio conta e ce lo siamo meritati, anche se il livello nei play-off sarà altissimo, con partite dure, di quelle da dentro o fuori. Tutte le squadre che vi parteciperanno saranno ugualmente temibili».

Ciò significa che dal play-in non c’è una squadra preferita, in casa Rinascita: Brindisi, Pesaro, Milano, Avellino, Fortitudo, solo alcune delle potenziali avversarie. «Cambia poco, l’importante - conclude il coach - sarà giocare come abbiamo fatto ultimamente».

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