RivieraBanca in marcia su Bologna, Dell’Agnello: «C’è un trofeo da alzare»

Esserci. Perché già questo rappresenta un motivo d’orgoglio. Provarci. Perché c’è un trofeo da alzare ed è riservato a sole quattro squadre. Vincere. Perchè RivieraBanca si è guadagnata la qualificazione alle final four di coppa Italia quando era prima in classifica e vorrebbe confermare nel week-end bolognese quella supremazia mostrata per larghi tratti in questa stagione.

Al PalaDozza arrivano quattro squadre non proprio al top della forma, ma quando si afrontano partite da “dentro o fuori”, pronostici e logica non hanno molto senso.

Poi, nel caso di Rinascita, arrivare sino alla fine significherebbe giocare due partite nello spazio di 48 ore, forse non il massimo per chi è ancora convalescente e per chi dovrà affrontare un tour de force impegnativo in campionato, tra turni classici e recuperi.

«In quest’ultimo periodo stiamo facendo un lavoro fisico importante per recuperare quello che abbiamo perso con i diversi infortunati - sottolinea il tecnico Sandro Dell’Agnello - ma non sottovalutando l’impegno di venerdì dove ci vogliamo presentare al massimo delle nostre possibilità, provando ad arrivare in finale e poi a vincerla. Logico che guardo anche al calendario del campionato dove giocheremo una partita ogni quattro-cinque giorni».

La vittoria di qualche settimana fa a Cividale è stata importante anche per cancellare quella sorta di tabù che si presentava a ogni incrocio con i friulani? «Quella vittoria ci ha dato soprattutto tanta fiducia perché abbiamo giocato una partita di grande sostanza. Le due squadre si conoscono a memoria, ma abbiamo tutte le carte in regola per vincere».

La voce che gira in questi giorni è che Udine-Cantù sarebbe la finale anticipata. «Sono le due squadre pronosticate da tutti per la vittoria finale in campionato, ma io non ho alcuna intenzione di snobbare Cividale abituata a partire a fari spenti, ma che è sempre stata ai vertici in questi anni».

Come arriva Rbr alla final four? «Per prima cosa tengo a dire che la Coppa Italia non è assolutamente una tappa di passaggio per noi, in tanti non l’abbiamo mai vinta, Rimini è al debutto assoluto alle finali che ci siamo meritatamente guadagnati sul campo. Stiamo cercando di ritrovare un equilibrio di squadra e la forma fisica e tecnica. Quindi è doveroso presentarci al meglio».

Chi ha esperienza, per il momento poco fortunata di final four, è Giovanni Tomassini. «Parliamo di una competizione che non serve alla classifica del campionato - sottolinea la guardia biancorossa - ma si alza un trofeo, senza dimenticare che ci sono le squadre e i giocatori migliori del campionato. Ti devi rimettere in mostra, tra l’altro in una cornice prestigiosa come il Pala Dozza. In Coppa ho perso semifinali e finali quindi sarebbe il momento giusto di invertire la tendenza. Cosa dirò ai miei compagni? Di passarmi la palla».

Il pensiero finale è di Davide Turci. «La qualificazione alle final four è un momento storico: una società, seppur giovane come la nostra, ha fatto capire fin da subito quale era la strada da percorrere. Siamo una società ambiziosa, che vuole tornare a sognare e questo traguardo è un premio che vogliamo condividere con i nostri soci, gli sponsor e la città».

Il programma

Domani alle 18 prima semifinale tra Udine e Cantù, seguita attorno alle 20,30, da RivieraBanca-Cividale. Questo incontro sarà trasmesso in differita su Icaro TV (canale 18) domani sera alle 23, grazie alla collaborazione tra l’emittente riminese e l’azienda Nts Informatica. La finale è in programma domenica sera alle 20,45.

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