RivieraBanca ha tutto per puntare al vertice

Aspettando il 16 agosto, quando la Rinascita 2024-2025 si radunerà ufficialmente, dando il via alla terza stagione consecutiva in A2, e forse anche il giovane talento Assane Sankare, i tifosi biancorossi possono legittimamente sognare perché se è vero che la concorrenza è notevole (Pesaro, Cantù e Udine tra le più accreditate), è altrettanto evidente come la società biancorossa abbia lavorato ad un roster molto più forte e completo rispetto a quelli degli anni precedenti.

Piccoli con qualità e fisicità

Il reparto piccoli, quello che solitamente decide i campionati, è un mix di talento, forza fisica, capacità balistiche e anche intensità difensiva, perché Robert Johnson ha una stazza che gli può permettere di difendere anche sui “3” avversari, così come di mettere pressione sui portatori, lavoro che Dell’Agnello chiederà comunque a Grande. Con Tomassini, ancora una volta, nelle vesti di sesto uomo di lusso, bisogna ammettere che un quintetto con Marini e Anumba garantisce una qualità e una fisicità clamorosa, molto più dell’anno scorso. L’ex Trapani è il classico giocatore totale, capace di segnare ma anche di incidere dietro e a rimbalzo, mentre Anumba, “pallino” di coach Dell’Agnello, ha già dimostrato l’importanza su entrambi i lati del campo e darà a Rbr quell’esuberanza atletica necessaria in determinate partite. Da sottolineare inoltre come tutti gli esterni biancorossi – forse escluso proprio l’ex Faenza - possono garantire una precisione notevole dall’arco, per una pericolosità diffusa e non battezzabile in alcun modo. La possibilità di cambiare quintetti a seconda della necessità è un “lusso” che Rbr si potrà permettere e che ad esempio l’anno scorso era più difficile. Se proprio vogliamo guardare al capello, forse manca un play puro come cambio di Robert Johnson, anche se Tomassini e Grande possono tranquillamente giocare da registi, con “Tom” che è nato playmaker e poi, negli ultimi anni, ha giocato molto più da guardia, ma sempre con una visione di gioco da top di categoria.

Lunghi per tutti i gusti

Passando al fronte dei lunghi, c’è sicuramente stato un miglioramento grazie all’ingaggio di Gora Camara, che va a fornire fisicità e intimidazione nei paraggi del ferro, integrandosi perfettamente con le caratteristiche di Simioni, giocatore completamente diverso, più propenso ad aprirsi in “pick&pop” per tentare la tripla ma presente anche nel pitturato, dove la sua tecnica lo aiuta anche contro giocatori più grossi. Camara, che in A2 a livello di “ingombro” avrà pochi eguali, darà un altro tipo di profondità alla Rinascita, mentre Justin Johnson resta uno dei migliori “4” del campionato, solidissimo a rimbalzo e mortifero dai cinque metri, con il suo jumper davvero difficile da marcare, e vicino alla doppia-doppia ogni domenica. Masciadri, dalla panchina, ha caratteristiche diverse che possono tornare utili se bisogna “aprire la scatola”: c’è davvero tutto per puntare ai primi quattro posti.

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