RivieraBanca è pronta per l’esame Orzinuovi

Forse c’è ancora qualcuno che considera la Rinascita come outsider, ma chi capisce un po’ di pallacanestro non può, dopo queste prime quattro giornate, non inserire Rimini tra le candidate al salto diretto in A1: se dovesse scapparci anche il sacco di Orzinuovi (ore 20.30), inizierebbe una mini-fuga davvero interessante, ed è per questo che Marini e compagni non vogliono fermarsi. Non sarà semplice, certo, ma il rientro, seppur con tutte le cautele del caso, di Gerald Robinson dà ancor più gas a una squadra che sino a qui ha dimostrato compattezza, solidità, qualità. «Siamo molto contenti, è chiaro, ma non tanto per il primato che dopo un decimo di stagione dice poco, quanto per essere imbattuti – commenta Sandro Dell’Agnello – L’aver fatto 4/4 con i problemi che abbiamo avuto, praticamente senza un americano e con la Fortitudo anche senza Tomassini, danno ancor più peso ai successi, per una fiducia che non deve mai diventare presunzione».

Non sembra ci sia questo rischio, in casa RivieraBanca: i biancorossi sono stati capaci di vincere le partite in modo diverso, sia comandando, sia rimontando, con alternanza di difese e di protagonisti in attacco, anche se l’impronta, nitida, di Marini, si è vista sempre. La sensazione è che la squadra sia stata costruita molto bene, con quel mix di talento e fisicità che serve a questi livelli e la contemporanea presenza di giocatori con tanti punti nelle mani, che obbligano gli avversari a fare scelte rischiose. «I ragazzi lavorano bene e recepiscono i dettami dello staff tecnico, stiamo lavorando ad alcune zone adattate preparate a volte in una seduta, massimo due di allenamento, che poi sono messe sul campo molto bene. Con Milano, nel secondo tempo, abbiamo difeso alla grande, l’obiettivo è continuare così».

A Orzinuovi servirà tutto il potenziale riminese, contro un avversario ben allenato e pronto a combattere per difendere il proprio fortino. «Non ci regaleranno niente, sono preparati e tosti, pieni di giocatori di categoria e con due ottimi americani, servirà una partita attenta e fisica. Orzinuovi, pur avendo un tiratore come Pepe, non abusa delle triple, si appoggiano anche molto dentro, direi che due chiavi di volta potrebbero essere il controllo dei rimbalzi e del ritmo, anche se sono particolari che contano in tutte le partite».

Con Forlì e Brindisi che singhiozzano e Cantù ancora in rodaggio, si può pensare di prendere vantaggio? «La classifica adesso è relativa, quello che è evidente è che non ci sono squadre scarse, pensate a Piacenza che è 0/4 ma, contro di noi, ha perso di un’unghia. Il livello è alto». Sì, e quello di Rimini, sin qui, è altissimo.

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