RivieraBanca deve dare un segnale molto forte

Il Flaminio è il posto migliore per riprendere una marcia trionfale interrotta un paio di settimane fa, anche a causa della pesante assenza di Justin Johnson, che rischia di saltare sia il match di oggi che quello di Cremona per il problema al polpaccio. Menomata dall’assenza, RivieraBanca va all’assalto della bestia nera Sebastiani Rieti, che l’anno scorso l’ha battuta 4 volte su 4, compreso lo 0-3 nei quarti play-off, ma che ora è dietro di 8 punti in classifica e non ha più l’ex Jazz Johnson, passato a Orzinuovi e sostituito con Jordan Harris.

Per RivieraBanca, sempre capolista solitaria, già qualificata per la Coppa Italia ma al primo momento no della stagione con i due ko consecutivi sulle spalle, è una chiara occasione di riscatto per restare in fuga e confermare che le recenti sconfitte fanno semplicemente parte del percorso. «La squadra sta bene, i ragazzi sono carichi, ci siamo allenati al meglio e vogliamo vincere - è battagliero, Sandro Dell’Agnello -a Verona siamo stati condannati dalle palle perse e dai rimbalzi offensivi concessi, dobbiamo semplicemente alzare il livello di concentrazione perché Rieti ha delle caratteristiche che possono darci fastidio».

Il play Monaldi (12.1 punti di media), dopo la dipartita di Jazz è il giocatore più prolifico della squadra di Rossi, che ha cambiato modo di giocare con l’inserimento dell’esterno di sistema Harris ma che poggia molto sull’atletismo del centro Usa Skylar Spencer, per il quale si prospetta una bella sfida con Camara. La Sebastiani “abusa” del tiro da tre e vanta la miglior difesa della A2 con 72.7 punti concessi di media, che va a scontrarsi col super attacco Rbr: «I laziali sono organizzati, mettono le mani addosso, dovremo muovere molto la palla, evitare di fermarla su un lato perché è quello che loro vogliono. Inoltre prendono tantissimi rimbalzi in attacco, siccome ultimamente, sia con Cantù che a Verona, ne abbiamo concessi parecchi, dovremo stare particolarmente attenti a questo fondamentale, così come in difesa dovremo pressare parecchio sul perimetro per abbassare le loro percentuali da tre punti».

La ricetta per tornare al successo è pronta, bisognerà capire come Rimini gestirà l’assenza di Justin Johnson, se con Masciadri subito in quintetto o, più probabile, la coppia Camara-Simioni assieme, per garantire più presenza fisica sotto le plance: «Devo ancora decidere, abbiamo 3-4 soluzioni possibili, con Ale e Gora in campo possiamo essere un po’ più “grossi”, ma sono situazioni che vanno provate in allenamento e noi non abbiamo potuto testare molto».

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