RivieraBanca: continuità nei 40’ e killer-instinct sono le vere mancanze
Leccarsi le ferite e ripartire. Il derby perso in casa dell’Unieuro, oltre a suscitare ben più di un rimpianto, lascia in dote a Rbr la consapevolezza di essere sì squadra forte, ma anche bisognosa di trovare un equilibrio costante per tutto l’arco del match.
RivieraBanca ha mostrato di valere la posizione di classifica che ha per grandi tratti del match, partendo in maniera autoritaria ed allungando a più riprese durante l’arco della gara, senza tuttavia potersi fregiare di quel killer instinct che richiedeva una partita delicata come quella contro Forlì, anche alla luce degli opposti momenti con cui le due squadre arrivavano al derby di ritorno. «Dispiace molto, sappiamo benissimo che non fosse una gara come le altre per tutto l’ambiente riminese, cestistico e non - le parole del pivot Alessandro Simioni - Peccato perché avevamo instradato bene la gara in avvio imponendo da subito il nostro ritmo, nel secondo quarto abbiamo subìto il ritorno di Forlì, che siamo stati bravi a ricacciare indietro nel terzo periodo. Poi nella volata finale sono stati più concreti».
Pesano nell’economia del match le 15 palle perse, e anche la sfida a rimbalzo persa al cospetto dei forlivesi, che nel momento clou del match hanno preso il sopravvento grazie ad un’intensità difensiva importante, tradotta poi in fiducia in attacco con un Perkovic sugli scudi. «Abbiamo subìto la fase della gara dove abbiamo perso palle a dir poco banali, e in quei frangenti loro ci hanno sempre punito in contropiede o con canestri in fiducia - l’analisi del lungo veneto, alla sua seconda stagione in Riviera - concedendo inoltre qualche rimbalzo di troppo. Siamo rammaricati per non aver sfruttato l’occasione, ma ora dobbiamo subito rialzare la testa e ripartire da Piacenza eliminando le scorie post derby».
Un testa coda, quello di domenica al Flaminio contro l’Assigeco che a dicembre ha tesserato l’ex Derrick Marks (tornerà da avversario dopo aver giocato già al Flaminio ad ottobre con la casacca di Cividale), che andrà preso con le dovute precauzioni nonostante la classifica, Un match che può e deve servire da trampolino di lancio per un fine mese ed un inizio di febbraio che si preannuncia abbastanza infuocato, perché si andrà in mezzo alla settimana a Brindisi, prima della trasferta di Milano, la gara interna con Verona e la trasferta sul campo della bestia nera Cividale. «Avremo trasferte ravvicinate molto insidiose e impegnative, per questo bisogna subito ripartire con slancio. Questo gruppo - conclude il numero 27 biancorosso - ha dimostrato di saper trovare nella serenità e nella positività le armi migliori per risollevarsi in fretta dopo i risultati negativi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA