RivieraBanca a Torino per continuare a volare
Col vento in poppa e l’ottimismo a mille, la Rinascita si fa bella per la diretta tv e sale a Torino con l’intenzione di mantenere la vetta della classifica (ore 21, diretta su Rai Sport HD). Come ogni trasferta, non si può dare niente per scontato ma lo stato di forma dei biancorossi e le contestuali montagne russe dei piemontesi fanno propendere nettamente il pronostico dalla parte di Robinson e compagni, che cercano la settima gioia in otto match. «Torino è una squadra particolare, molto diversa da Forlì che abbiamo affrontato la scorsa settimana – dice Sandro Dell’Agnello – Sono il primo team per tiri da tre tentati, hanno cinque giocatori del quintetto perimetrali, tutti potenziali tiratori, per cui la preparazione della partita è stata completamente diversa da quella scorsa».
Obiettivo numero uno: evitare che la Reale Mutua entri in ritmo. Poi, una volta controllato i rimbalzi, riversare nell’altra metà campo tutta la qualità di cui RivieraBanca dispone. «Sarà importante anche evitare di lasciare troppo sguarnita l’area, ma alleno dei ragazzi seri e intelligenti. Il nostro attacco è il migliore? Diciamo che stiamo riuscendo a leggere le difese e a trovare tiri ad alta percentuale, il merito è dei ragazzi che non si accontentano della prima scelta ma vanno avanti per trovare la soluzione più efficace. Così facendo abbiamo messo in difficoltà anche la difesa di Forlì, cioè la migliore del campionato».
Difficile trovare punti deboli a questa Rinascita: ma esistono ancora dei margini di miglioramento? «Nessuno poteva immaginarsi un inizio del genere, nella pre-season abbiamo avuto tutta una serie di problematiche fisiche che ci hanno condizionato non poco, adesso siamo al completo e gli allenamenti settimanali ne risentono positivamente – è soddisfatto, Sandrokan – Non è tanto la vetta della classifica ma l’avere vinto sei partite su sette, perdendone una all’ultimo secondo, a renderci orgogliosi del lavoro svolto».
Il tutto con un Robinson ancora a mezzo servizio, che non si è integrato perfettamente col resto del gruppo anche se il processo di adattamento prosegue spedito. «Ogni allenamento che fa sta meglio, ha un atteggiamento molto positivo, altruista e volenteroso di aiutare i compagni: se continua così, presto sarà in buona condizione. Non dimentichiamoci che un infortunio gli ha stoppato la preparazione e che era già arrivato dopo gli altri, sono cose che pesano molto. La squadra ha margine, nessuno a ottobre può dirsi fatto e finito, ci sono ancora diverse cose sulle quali si può crescere sia in attacco che in difesa, con il lavoro e le partite arriveremo al nostro massimo potenziale, che sono convinto essere migliore di quello attuale».