RivieraBanca a casa Fortitudo cerca un altro scalpo eccellente

Dopo i sorrisi di Pesaro e gli stenti di Forlì, c’è un altro “campo sacro” da espugnare per regalare l’ennesima soddisfazione stagionale ai tifosi: al Pala Dozza, lunedì sera (ore 20.45 in diretta Rai Sport), la Rinascita vuole lasciare il segno conquistando matematicamente il secondo posto in classifica, che significherebbe la prima testa di serie nei play-off (cioè sempre la “bella” in casa). Ieri sera infatti Cantù ha sbancato Avellino in rimonta portandosi a -2, per cui a Rbr serviranno altri due punti tra domani e l’ultima con Nardò.
Un’impresa difficile intanto al Pala Dozza, ma non affatto impossibile, sia considerando lo stato di forma dei biancorossi, che gli stenti recenti della Fortitudo, condizionata da vari infortuni che ne hanno minato le certezze e, al momento, la collocano attualmente in zona play-in, coi play-off comunque appena due punti sopra. Insomma, la posta in palio è comunque altissima e si preannuncia un match fisico, senza esclusione di colpi, un vero antipasto di quello che sarà poi nella post-season. «La partita di Udine ci ha lasciato diverse sensazioni - attacca Dell’Agnello - in primis la consapevolezza di essercela giocata alla pari contro la squadra più forte del campionato, e quindi di essere sulla buona strada. E’ chiaro che bisogna migliorare su alcuni particolari, penso ad alcune difese e rimbalzi offensivi concessi in momenti determinanti, ma in generale il bicchiere è assolutamente mezzo pieno, non possiamo avere rimpianti per il primo posto viste le premesse e quello che siamo riusciti a fare in una stagione che resta straordinaria».
Il bello, però, viene adesso. Prestazioni alla mano, è impossibile non considerare RivieraBanca quale vera favorita per il secondo salto in A1: Cantù, Pesaro e la stessa Fortitudo, che è reduce peraltro da tre sconfitte consecutive (con Udine, Cividale e Forlì), non sembrano al momento avere niente in più della Rinascita. «Attenzione a valutare Bologna per queste ultime prestazioni, dove comunque ha perso di misura e anche condizionata dagli infortuni - mette tutti sull’attenti, il coach livornese - Si tratta della squadra più fisica del campionato sugli esterni, dove con Fantinelli, Bolpin e Aradori può schierare tre giocatori di 2 metri. Inoltre, come tutte le squadre allenate da Caja, hanno un’impronta difensiva chiara, una forte aggressività che dovremo fronteggiare con intelligenza».
Rimini ha sicuramente più “estro”, ma la battaglia a rimbalzo rischia di essere decisiva come lo è stata a Udine. «Se vogliamo vincere dovremo girare la palla molto velocemente in attacco evitando le palle perse, che è molto più facile a dirsi che a farsi. Poi sfruttare la nostra maggiore mobilità e pareggiare la loro fisicità. I rimbalzi? Non mi preoccupano, ci siamo sempre fatti trovare pronti in questo fondamentale, l’importante è evitare di dimenticarsi qualche palla nei minuti finali, quando i possessi pesano il doppio».
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