Rbr, è la serata ideale per riprendere il cammino

Determinazione, ferocia, voglia di lottare su ogni pallone. E’ quello che tutti, Sandro Dell’Agnello in primis ma in fondo tutto il Flaminio che si prepara all’ennesimo sold-out (nel giorno del RivieraBanca-Day), chiedono a questa Rinascita chiamata, nel mezzo della sua prima crisi stagionale, a risorgere contro l’indecifrabile Pesaro (ore 20.45 in diretta su Rai Sport HD). Una vittoria nel derby bisserebbe l’andata, darebbe ossigeno e in un colpo solo rasserenerebbe l’ambiente, scottato dalle ultime sconfitte, quella in Coppa con Cividale in particolare, perché figlia di un secondo tempo davvero disarmante.
«Abbiamo lavorato in diverse direzioni fin da subito dopo quel match - attacca proprio il coach di RivieraBanca - ed è stata una settimana molto proficua visto che siamo stati sempre al completo, una novità rispetto al recente passato. Non si può prescindere dal desiderio di lottare su ogni pallone, da lì si parte e questo è stato il focus settimanale, allo stesso tempo cercando di giocare a pallacanestro. L’esigenza è di non indietreggiare mai, perché ultimamente è successo e non deve più accadere».
Aveva parlato di un problema chiaro, il coach biancorosso, nel post Cividale, affermando che sapeva “dove mettere le mani”. E così ha fatto, fermo restando che certi particolari si chiariscono solo dentro lo spogliatoio se abbracciano confini più mentali e meno tecnici. «Ci sono mille sfacettature e sono cose che risolviamo nello spogliatoio e sul campo - conferma Sandrokan - Nello sport ci sono l’aspetto tecnico, fisico e psicologico, solo per ridurre tutto a tre macro-mondi, ma poi c’è il sommerso che va gestito. So dove devo intervenire, non risolveremo tutto subito ma qualche passo avanti bisogna vederlo già con Pesaro. Dobbiamo stare in campo in un certo modo, con Cividale non è successo soprattutto nel secondo tempo. Poi ci sta di sbagliare, perché questo non è prevedibile, ma la voglia di lottare è indirizzabile e non può mancare mai».
Pesaro non starà a guardare (il bomber Ahmad e il tuttofare King sono i due violini di Leka), ma bisogna pensare prima di tutto in casa. «Con la Vuelle sarà difficilissimo, loro ad agosto erano una delle due-tre favorite per la promozione diretta, tra l’altro dopo un inizio stentato adesso si sono ripresi, ma ci interessa quello che dobbiamo fare noi, senza guardare troppo gli altri. Hanno uno dei migliori attacchi del campionato, non potremo limitarli completamente ma possiamo fare meglio che con Cividale. In attacco dobbiamo riuscire a crearci dei vantaggi per prenderci buoni tiri, anche se abbiamo sbagliato spesso conclusioni aperte».