Pesaro contro Rimini: una sfida nata 40 anni fa con un trend da invertire
La capolista del campionato di calcio di serie A, il Napoli, non avrà i tifosi domani a San Siro, quella del campionato di basket di A2, RivieraBanca, non li avrà a Pesaro. Al di là della forzata rinuncia a una delle partite segnate col “circoletto rosso” all’uscita del calendario, ai tifosi riminesi sarebbe gustato parecchio presentarsi con i galloni da capolista al cospetto di una squadra che ha fatto la storia della nostra pallacanestro, ma al momento versa in una precaria posizione di classifica.
Il Barrio e compagni sarebbero serviti tantissimo anche per invertire una tradizione nettamente favorevole ai pesaresi, ora Vuelle ma per tutti i nostalgici sempre targati Scavolini. Per spiegare il concetto, dei 19 confronti in serie A, Rimini ne ha vinti appena 4.
Il primo testa a testa è targato 1984-85, quello dello storico debutto in A1: va male sia nel famoso hangar pesarese di viale dei Partigiani sia al Flaminio dove la Marr di Pasini non perdeva quasi mai.
Era la Scavolini che cominciava a gettare le basi per gli scudetti futuri (c’erano Costa, Magnifico e Gracis oltre a Mike Sylvester che due anni dopo sbarcò a Rimini). Per trovare il primo successo riminese si attende poco, girone d’andata del torneo 1985-86, una delle migliori annate della pallacanestro cittadina: Pesaro crolla al Flaminio (98-79) con Reggie Johnson a quota 28, Dal Seno e il pesarese Ottaviani a 16 a neutralizzare i 42 del funambolico Zam Fredrick.
Si perde al ritorno e si perde logicamente due volte nel disastroso anno dell’Hamby. Il ritorno in A1 della Marr, quella dei giovani ‘72, porta la solita sconfitta esterna e la seconda vittoria casalinga.
Poi arrivano i tre anni di Pepsi e il 5 ottobre 1997 la squadra di Piero Bucchi, con una prestazione autoritaria, vince 80-100 nel nuovo palasport pesarese (unica vittoria esterna). Un successo che i biancorossi replicano al ritorno. Ma quelle saranno le ultime vittorie nei confronti diretti. Dopo un anno di purgatorio, Pesaro batte due volte Rimini ancora Pepsi e fa altrettanto la stagione successiva contro i biancorossi marchiati Vip.
Ma c’è anche un incrocio in Legadue, quello del 2006-07, l’unico al piano inferiore. Va malissimo per i colori riminesi e per il coach Giampiero Ticchi. Quell’anno ci furono ben cinque scontri diretti: due in regular season e tre su tre nelle semifinali dei play-off: cinquina pesarese dove giocavano Carlton Myers, Mauro Morri e il 18enne Giovanni Tomassini e serie aperta di nove sconfitte consecutive del Basket Rimini. Che dopo essere sceso all’inferno ed essere risorto con Rinascita, potrebbe cominciare a regolare qualche conto in sospeso.