Dell’Agnello: “RivieraBanca, ci serve più continuità ma arriverà”

Sensazioni positive, anche se qualche incidente di percorso ha un po’ rallentato la preparazione e l’annullamento dell’ amichevole con Cento, originariamente prevista per oggi alle 17.30 ma cancellata per volontà della società emiliana, non è una grande notizia considerando che si poteva inserire finalmente Gerald Robinson in un contesto agonistico di 5 contro 5. Poco male, comunque: la Rinascita si allenerà al Flaminio dalle 17 a “porte aperte”, coi tifosi invitati dalla società a presenziare e i “ritardatari” a sottoscrivere l’abbonamento (sarà possibile farlo oggi), con il totale delle tessere che ha superato le 1.400 unità.

Ma come stanno i biancorossi a otto giorni dal debutto contro Udine? «Nella preparazione prima del torneo di Modena avevamo tribolato un po’ per qualche assenza prolungata, c’erano solo 5-6 titolari, per cui abbiamo perso tempo da un punto di vista tecnico, ma da lunedì scorso abbiamo ricominciato ad allenarci tutti insieme, anche se Robinson fa solo una parte della seduta e poi si ferma» spiega tutto nel dettaglio Sandro Dell’Agnello, che avrebbe disputato volentieri qualche scrimmage in più. «Purtroppo non abbiamo trovato squadre disponibili, ci mancano due o tre partite di pre-season» chiosa Sandrokan, che comunque si gode i primi lampi di Robinson, uno che con l’A2 centra poco o niente. «E’ un ottimo giocatore, una bella presa senza ombra di dubbio. Mi sento di ringraziare la società, ne beneficeremo tutti, perché è uno che segna e fa segnare gli altri. Rappresenterà un’aggiunta molto importante per noi, anche se per entrare in condizione ci vorranno ancora due o tre settimane».

Il precampionato della Rinascita è stato un po’ a “onde”, anche a causa di piccoli acciacchi che comunque erano stati messi in preventivo. «Con Cremona, a Modena, non abbiamo giocato bene, mentre nell’altro match con Cento siamo andati meglio, a parte il primo quarto. Ci serve un po’ più di continuità ma arriverà presto, siamo fiduciosi, la squadra è completa e profonda. Dal punto di vista della forma fisica siamo messi bene, per la coesione tecnica non siamo avanti, è vero che abbiamo sei giocatori confermati ma dobbiamo inserire il play e il centro».

Robinson e Camara potrebbero “combinare” un asse play-pivot devastante a questi livelli? «Sono ottimi giocatori, che sanno come entrare nei meccanismi di una squadra, ma indubbiamente cambiano un po’ le caratteristiche del nostro quintetto rispetto alla passata stagione. Potremo essere infatti più interni con la presenza di Camara, punto di riferimento sia a rimbalzo che a livello realizzativo, mentre in regia Robinson riuscirà a farci giocare più in ritmo nei momenti chiave».

Senza contare la fisicità di chi si presenta con Marini e Anumba da “2” e “3”: tanta roba davvero. «Sì, la nostra fisicità si è alzata ma il livello del campionato è fantascientifico, la stessa Forlì o Pesaro sono squadre enormi per l’A2».

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