Dell’Agnello: “La gara a singhiozzo di Rimini? Merito di Cantù”

E’ solo la seconda sconfitta su sedici, ma è chiaro che perdere in casa con l’avversaria più accreditata per contenderti la promozione diretta brucia. «Dobbiamo riconoscere i meriti dell’avversaria, mi sembra una vera e propria corazzata, gioca bene e ha chili e centimetri da vendere. Siamo a +4 e ci fa piacere ma mi sembrano i più attrezzati del lotto - analizza Sandro Dell’Agnello -. Abbiamo faticato a entrare in area, complici le deficitarie condizioni di Johnson che ha un problema al polpaccio. Abbiamo costruito tiri anche buoni, non sono andati dentro e abbiamo fatto fatica. Penso che con una percentuale media da tre avremmo vinto, ma ciò non toglie nulla ai meriti di Cantù».

Dal 44% al 24% dall’arco: come sempre c’è una compartecipazione tra attacco e difesa. «Secondo me sono stati bravi loro, Moraschini gioca 2-3 ed è fisicamente come Justin che da noi gioca 4, fisicamente paghiamo dazio e abbiamo fatto fatica a trovare le nostre soluzioni, abbiamo tantissimi pregi ma non abbiamo centimetri e chili da regalare a nessuno, tantomeno ai brianzoli. Comunque nella nostra prestazione a singhiozzo in attacco c’è molto merito di Cantù».

Il match che può rappresentare la svolta del campionato? «Mah, noi non abbiamo nessuna tensione da primato, puntiamo ai play-off, siamo 14/16 che è una percentuale fantasmagorica, per cui a parte la delusione, siamo molto contenti. Abbiamo buoni giocatori e c’è molto spirito difensivo e collaborativo tra i ragazzi, questo ci ha permesso di vincere tante partite e di essere lassù».

I rimbalzi d’attacco concessi inizialmente possono aver condizionato il match? Così Dell’Agnello: «Abbiamo subìto molto nei primi 20’ qualche difetto ce l’abbiamo e uno è questo, ma non ci siamo mai arresi, abbiamo combattuto e siamo riusciti anche ad arrivare nel finale a -2».

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