Con Udine in vacanza, Rbr è davanti a tutti nella griglia play-off

Svanito il sogno della promozione diretta, ora per RivieraBanca si apre il capitolo 2.0 di questa esaltante stagione. La sconfitta del Pala Carnera, che ha sancito la promozione diretta dell’Apu Udine nella massima serie, lascia però in eredità almeno un paio di considerazioni importanti.

La prima, più evidente, è che RivieraBanca ha saputo giocarsela ad armi pari fino alla fine, protagonista dunque con i bianconeri di una bellissima partita, uno spot notevole per questa A2. La seconda, confortante per i play-off che verranno, è che i biancorossi hanno dimostrato di valere eccome la posizione occupata in classifica, cedendo l’onore delle armi dopo aver giocato un’altra partita importante dal punto di vista fisico, mentale e tecnico.

Non era facile, ma i ragazzi di Dell’Agnello tornano dal Friuli rinfrancati dalla forza di un gruppo importante, pronto ora a giocarsi la massima serie fino alla fine.

Alessandro Grande, play della Rinascita, autore di 16 punti, commenta così la gara. «Una partita molto bella e ben giocata, penso che chi l’abbia vista dal vivo o da casa si sia divertito. Era tosta, ma siamo andati lì con l’idea di vincere, con la giusta mentalità, nonostante si giocassero il match point in un palasport sold-out. Ci dispiace perché volevamo tenere accesa la fiammella della speranza, anche se in caso di nostro successo il boccino sarebbe rimasto nelle loro mani, ma avrebbero avuto tanta pressione in più. Brutto vederli festeggiare in presenza, ma è lo sport. Ora dobbiamo resettare e cominciare a recuperare energie psico fisiche in vista dei play-off».

Una gara, quella del “Carnera”, che ha visto Rbr sempre sul pezzo, mettere il naso avanti, poi rispondere sempre colpo su colpo alle folate dei padroni di casa, con un pizzico di amarezza per qualche fischio dubbio nei momenti chiave. «Non mi piace mai parlare e basarmi su questi aspetti, è normale che nell’economia della partita certi episodi hanno pesato perché ci hanno caricato di falli in giocatori importanti e regalato liberi pesanti in una gara così punto a punto. Quello che rimane è che abbiamo saputo lottare in maniera intensa, rispondendo sempre colpo su colpo, reagendo più volte all’interno della stessa partita, questo è sintomo di una squadra sul pezzo che sa quello che vuole per tutto il match».

Ora testa alla post season, con un secondo posto da conquistare: basta un successo nelle ultime due gare o un passo falso di Cantù. «Vogliamo chiudere primi nella griglia play-off, è più che meritato alla luce della stagione fatta. Ora non dobbiamo abbassare la guardia, ma è normale cercare un giusto mix tra recuperare le energie e mantenere alti i giri del motore. Rimane una trasferta affascinante a Bologna, poi chiudere bene in casa contro Nardò. I play-off sono adrenalinici, conterà arrivarci nelle migliori condizioni. Saranno anche unici perché permetteranno tramite il play-in di far entrare una squadra che non ci era arrivata, aumentando dunque l’incertezza».

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