OraSì, sulla carta sembra impossibile contro Roseto

Operazione scacco alla regina. Dopo il turno di riposo forzato della gara esterna in casa della Luiss Roma per la convocazione in nazionale venezuelana di Pugliatti l’OraSì torna tra le mura amiche oggi alle 20.30 contro la capolista Roseto (arbitri i veneti De Rico e Gallo), a distanza di otto giorni dal ko, il più netto anche nel suo sviluppo, con Fabriano che è costato lo 0-2 negli scontri diretti e il sorpasso in classifica. Che per ora sorride ai giallorossi forti del 13° posto ma ancora con la spada di Damocle per la situazione economico-societaria di Chieti.
Tornando alla partita odierna in questi ultimi venti anni romagnoli e abruzzesi sono diventati avversari tradizionali, anche nelle categorie inferiori (l’allora B2 nel 2004-’05) e superiori, con partite molto intense e così dovrà essere anche stasera se Ravenna vorrà fare partita tirata fino alla fine come lo è stata l’andata, poco più di due mesi fa, quando la Liofilchem, senza Traini e Aukstikalnis, si impose 88-78.
Avanti con lo stesso gruppo
Domani scadono i termini per i tesseramenti del mercato di riparazione e la società non pare intenzionata a cambiare qualcosa nel proprio scacchiere, come la società stessa ha ribadito rimanendo alla finestra. «Dovremo fare la gara perfetta - premette coach Gabrielli - magari sfruttando il fatto che abbiamo avuto qualche giorno di riposo in più (utile per recuperare qualche acciacco come è sembrato nelle ultime partite, ndr). Non possiamo però negare il fatto che Roseto sia la formazione più attrezzata e che sta facendo un campionato a sé stante. Stiamo arrivando verso la fine della stagione regolare e ogni vittoria ha un peso importantissimo. Riuscire a centrare successi contro squadre più alte di noi in classifica (è già successo contro Livorno in trasferta e in casa con Montecatini, ndr) avrebbe un peso specifico ancora maggiore. Anche oggi saranno fondamentali aspetti che non vanno direttamente nel tabellino delle statistiche, come attenzione, abnegazione, compattezza e il voler dare tutti quel qualcosa in più che possa fare la differenza».
Le chiavi? «Saranno fondamentali le nostre percentuali al tiro, solo mantenendole alte possiamo riuscire a farcela, contro una squadra che ha nella compattezza il proprio punto di forza con Aukstikalnis referente principale ma che a rotazione altri elementi possono ergersi a protagonisti».