Il diesse Nicoletti: “L’OraSì è in linea con i programmi di inizio stagione»

L’OraSì Ravenna è viva. Le vittorie contro Latina e Chieti lo testimoniano e rendono ovviamente contento il direttore sportivo Lorenzo Nicoletti che traccia un bilancio di questa prima parte di stagione.

«A tutt’oggi è positivo perché sta procedendo tutto secondo le nostre aspettative, sapendo benissimo che la squadra aveva bisogno di un po’ di tempo per trovare una sua identità. È vero che abbiamo confermato tre elementi dello scorso campionato, ma nel roster non abbiamo nessun veterano capace di trascinare i compagni e quindi la caratteristica della squadra doveva essere la coesione del gruppo. E questa connessione mi sembra che si stia sempre più consolidando».

La classifica intanto è migliorata anche se con un pizzico di buona sorte in più, poteva essere ancor più interessante in vista degli impegni futuri. «Analizzando il percorso fatto, potevamo avere almeno due punti in più - ammette Nicoletti -. Mi riferisco in particolare alla trasferta di Piombino o alla partita in casa con Jesi persa di due punti. Però stiamo parlando di partite decise entrambe da dettagli, la cosa importante è che la squadra sia in crescita e che il suo percorso speriamo ci porti a un risultato finale positivo. Non dimentichiamo che il livello del campionato si è alzato molto rispetto alla scorsa stagione e il nostro girone si è rivelato finora veramente impegnativo».

Le due vittorie consecutive hanno ridato entusiasmo all’ambiente. E ora testa alla trasferta a Fabriano alla quale poi seguiranno quattro gare sulla carta proibitive. Ma questo non impensierisce più di tanto il diesse giallorosso. «Gli ultimi 4 punti li abbiamo accolti con soddisfazione perché hanno interrotto il digiuno all’inizio del mese. Fortunatamente il sostegno della nostra tifoseria non è mai mancato sia in casa che in trasferta. Ora c’è Fabriano, un’altra partita molto complicata perché i marchigiani hanno recentemente battuto fra le mura amiche gli Herons Montecatini e da sempre contano sul fattore campo. Noi siamo un gruppo umile, che lotta e non esce mai dal campo a testa bassa per cui sono certo che sapremo dire la nostra anche nel futuro prossimo quando affronteremo le prima della classe».

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