Nei “nuovi” Blacks felici e vincenti c’è un Vico ritrovato
Dal maestoso guazzabuglio del Ruggi, denso di cambi di trama e colpi di scena, con tanto di appendice finale, i Blacks sono usciti dunque con il biglietto per i play-off stretto in tasca. Una partita lunga come una stagione, degno corollario di una stagione lunga come una vita, su cui un giorno qualcuno potrebbe trarre una trama degna di un film, se la conclusione della storia apportasse qualche altra fantasticheria, per ora solo sognabile e non nominabile. La realtà è invece fatta di stridor di denti e cammino d’espiazione in impennata, già dal primo turno, ma intanto Faenza si gode il momento, col ritorno di Garelli che ha fruttato l’en plein di quattro successi, battendo le due attuali capolista e vincendo il derby con l’Andrea Costa in trasferta.
E ritrovando un condottiero nel Vico dato per disperso nella prima metà stagione. La sintesi nelle cifre: l’argentino che nel girone di andata girava a 8 punti medi, col 28% da due e il 20% da tre, nel ritorno è passato a quota 12,4 con 47% e 33% di realizzazione. Cabrando nelle ultime cinque a 14 medi, 50% da due, 43% da tre. Qualcosa è cambiato, direbbe Jack Nicholson, ma Vico non ci dà peso. «Sono momenti della stagione, stati di forma personali e della squadra. Non ho smesso di credere nel lavoro che svolgo, e la testa è più salda delle statistiche, che possono essere altalenanti. L’importante è esser venuti fuori da una situazione difficile, gli episodi hanno girato nel modo giusto, e ora siamo dove volevamo essere, anche se la posizione non ci soddisfa. I play-off sono però sempre un’altra storia e lo si comincia a notare già in queste ultime partite di stagione regolare: si alza l’intensità e si estremizza la tattica, per togliere punti di riferimento agli avversari».
La situazione in vista degli ultimi 40 minuti è chiara: se Faenza perdesse in casa con Ravenna, dato lo 0-2 stagionale con Mestre, chiuderebbe settima, trovando al primo turno la Libertas Livorno, seconda del girone A. Vincendo sarebbe sesta solo se Mestre perdesse a Lumezzane (altra squadra senza motivazioni), incrociando gli Herons Montecatini, terzi. L’opinione comune è quella che non avere la “schiacciasassi” Pielle Livorno nel proprio tabellone potrebbe essere vantaggioso in ottica futura.
Ma i Blacks non sono nelle condizioni di mirare così lontano. Vico ne conviene. «Se vuoi arrivare in fondo devi battere chiunque. Solo per questione “estetica” vorrei incontrare la Libertas Livorno, considerato il loro pubblico. Giocare i play-off con quel clima e quelle coreografie regala sensazioni inimitabili».