I Blacks sono spalle al muro e senza Poletti ma ci credono

È stata una nottata complicata per i neroverdi. Le immagini di una gara3 tesissima si sono materializzate negli incubi di tanti, a partire da quella decisiva, con Saccaggi a trovare il pertugio per il canestro che ha instradato la serie a favore della Libertas.

Un match che ha confermato quanto emerso nelle due sfide precedenti, o se si preferisce una e tre quarti, dato il pessimo avvio romagnolo in gara1, ovvero che il divario tra la corazzata livornese e i Blacks è ridottissimo, ed ampiamente scalabile. La situazione però è ora di nuova obliqua, e per Faenza non c’è più margine di errore, mentre la Akern può permettersi anche di scivolare oggi in gara4 (Pala Cattani, ore 18, arbitri Agnese e Roberti di Napoli), per poi avere l’ultimo colpo in canna mercoledì prossimo in casa, anche se tenteranno di chiuderla subito, per avere qualche giorno di riposo. Il problema in più, per i Blacks, è l’infortunio muscolare subìto da Mitch Poletti, che lo porrà ai box per l’appuntamento odierno. Pertanto, coach Garelli vedrà ridursi la sua rotazione, come già accaduto per 25’ in gara3, con ovvie ripercussioni in termini di gestione energie e falli e di adeguamento di ruoli, con Petrucci obbligato a scalare per dare una mano vicino a canestro ai due soli lunghi rimasti: «Purtroppo fa parte del gioco – commenta il tecnico – e stavolta è toccata a noi. Confido però in Papa e Poggi, che hanno fatto un grande lavoro venerdì contro la loro batteria di lunghi».

Facile attendersi oggi un’altra partita vibrante, a basso punteggio, con tante recriminazioni, e con bello spettacolo sugli spalti, anche se i tifosi ospiti hanno esagerato con i toni due giorni fa, fino a debordare sul parquet a sirena appena suonata, festeggiando ed insultando i tifosi locali, creando una situazione di tensione che poteva sfociare in eventi pericolosi per l’incolumità degli astanti. Ed infatti alla Libertas è stata comminata la classica squalifica del campo per una giornata, commutabile in multa, essendo prima sanzione stagionale di tale tipo.

«Gara3 ce la ricorderemo per gli episodi – continua Garelli – ma abbiamo sbagliato soprattutto a non gestire il +7 del quarto periodo, subendo canestri facili in transizione nei primi secondi delle azioni, che hanno dato una botta di adrenalina a loro favore. Ora cerchiamo di smaltire le scorie fisiche e mentali, per rispondere presente come nelle ultime due partite, restando dentro la battaglia senza tirarci indietro. Sappiamo che non basta fare molte cose bene per vincere, serve fare anche piccole cose al momento giusto, perché sono quelle a fare la differenza».

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