I Blacks provano a cavalcare l’onda in casa di Omegna
Obiettivo: cavalcare la tigre. Galvanizzati dall’esaltante successo in rimonta di mercoledì nel derby interno con la Neupharma, i Blacks tornano in scena già stasera a Gravellona Toce (ore 21, arbitri Scarfò e Riggio di Reggio Calabria) per provare a montare l’onda dell’euforia e restare attaccati al folto gruppetto che fa l’andatura in classifica. L’ostacolo da superare è quella Paffoni Omegna che da anni tenta di tornare su palcoscenici migliori, già calcati in passato, e che ha iniziato la stagione con un andamento poco leggibile. Crollato al debutto a Capo d’Orlando, il team allenato dal confermato coach Eliantonio ha in seguito inanellato un tris di vittorie con Crema, Fiorenzuola e a San Vendemiano, salvo poi scivolare a sorpresa in casa al cospetto con una Piacenza fin lì rimasta a secco, ma capace di travolgere i piemontesi con una sequela di triple dopo essere stata in svantaggio per 35’. Naturale che per coach Garelli il timore più grande sia quello legato al “rimbalzo tecnico” dopo la cocente sconfitta: «Mi attendo una squadra con grande desiderio di riscatto: dobbiamo tenere alta la guardia, giocare ad alta intensità difensiva, conquistare rimbalzi per colpire in transizione, evitando di affrontare la difesa schierata. Vogliamo fare un ulteriore scatto di crescita, perciò l’aspetto mentale è fondamentale: la parte tecnica la possiamo allenare in palestra ed affinarla in partita, per mantenere l’attenzione bisogna fare uno sforzo in più. Abbiamo visto quanto in questo girone sia dura giocare in trasferta e come non ci siano gare scontate: sarà decisivo saper leggere le varie situazioni e reagire di conseguenza con lucidità».
Omegna, dopo una stagione deludente, è ripartita centrifugando il roster, confermando il solo centro Balanzoni, e trovando la sua anima “esotica” imperniata sul tiratore lettone Misters (15 punti medi, 41% dall’arco) e sul lungo serbo Stepanovic, ben combinati con un gruppo di giocatori duttili che ben conoscono la serie B. «Anche i loro giovani – conferma Garelli – hanno esperienza in categoria. Ad esempio, Corgnati è un 2004 è al terzo campionato di B, sempre con buoni minutaggi. Possono assumere assetti diversi nel reparto esterni ed hanno lunghi capaci di tirare anche dalla distanza».
Cinque i precedenti tra Omegna e Faenza, di cui tre risalgono alle semifinali play-off 2019 (3-0 per i piemontesi) e due nel “gironcino” della stagione post-Covid (una vittoria esterna per parte).