Blacks, Neupharma e Up in riserva: questa sosta ci voleva proprio


E’ una pausa che cade al momento giusto per quasi tutte le formazioni romagnole, eccezion fatta forse per Ravenna, la prima ed unica dell’infinito campionato di B 2024-2025. Nel prossimo weekend anche il torneo cadetto lascerà infatti spazio alle Final Four di Coppa Italia e tutte le altre 35 squadre (ufficiale dalla settimana scorsa la rinuncia di Chieti) potranno tirare il fiato, o quasi. Sono infatti in programma alcuni recuperi, a cominciare oggi dal derby siciliano (Ragusa-Agrigento) per il girone A (ore 20.30), mentre nel gruppo B spazio sabato a Pielle Livorno-Ruvo e martedì 18 a Luiss Roma-Npc Rieti.
La sosta servirà a ricaricare le pile sia a livello fisico che, soprattutto, sotto l’aspetto mentale, perché indubbiamente fra infortuni e roster corti alcune formazioni, Virtus Imola e Faenza in primis, hanno speso molto per reggere i ritmi del campionato. L’OraSì in gran forma dell’ultimo mese e mezzo avrebbe, forse, preferito insistere e giocare ancora, ma a ben guardare, proprio questo potrebbe essere il momento giusto per evitare, grazie al lavoro in palestra, un logico calo di condizione.
Un capitolo a parte meritata la disastrosa Andrea Costa edizione 2025, perché dopo cinque sconfitte consecutive aspettare per quindici giorni la sfida della verità contro i cugini della Virtus Neupharma non sembra proprio il massimo, ma almeno tecnicamente e atleticamente parlando lo staff biancorosso ci potrà lavorare sopra. Cerchiamo allora di capire cosa chiedono alla sosta le romagnole.
Faenza, salute cercasi
Il rientro di Mitchell Poletti, subito a discreti livelli, è stato l’unica buona notizia per i Blacks nella domenica marchiata dalla pesante sconfitta casalinga (la terza del girone di ritorno rispetto all’unica dell’andata) per mano di San Vendemiano. Ora la priorità dei Raggi deve essere recuperare lo sforzo prodotto nelle ultime settimane per tamponare le varie assenze e recuperare al 100% sia Poletti che un Magagnoli vessato da continui acciacchi. Da capire se i “senatori” manfredi (Poggi e Vico in primis) potrebbero risentire di queste fatiche supplementari, però il gruppo di Garelli ha dimostrato di avere qualità morali da vendere e la corsa al sesto posto appare alla portata romagnola. Decisivo, in tal senso, diventerà probabilmente lo scontro diretto al Pala Cattani contro Mestre della penultima giornata, ma ora la priorità dei Blacks diventa davvero la salute. Un aiuto dal mercato nelle scorse settimane sarebbe stato probabilmente utile (per la squadra) e gradito (dalla squadra), il fatto che non sia arrivato conferma come le ambizioni manfrede siano alte ma, al tempo stesso, nemmeno esasperate.
Virtus, riempire il serbatoio
Lo scivolone casalingo arrivato per mano di Agrigento va davvero messo fra i contrattempi quasi inevitabili in una stagione così lunga e faticosa, specie quando occorre alla Virtus, che di energie ne ha spese a quintalate. Il lunghissimo infortunio del play Valentini (appena rientrato), la partenza di una pedina importante come Magagnoli sostituto dal giovane Zangheri e la coraggiosa “presa” di Pinza sono alcuni delle ragioni per cui la Neupharma ha dovuto consumare molta più benzina del previsto. I risultati, specie da inizio 2025 in poi, sono arrivati e il clamoroso sorpasso cittadino ha gasato tutto l’ambiente, ma prima o poi i nodi vengono al pettine e la partita con Agrigento rientra proprio...tra questi nodi. Nessun dramma, insomma, anche perché nelle ultime sei giornate il calendario sembra favorevole ai colori gialloneri e il traguardo play-in raggiungibile, a patto chiaramente di ricaricare il serbatoio e di smaltire gli acciacchi (Masciarelli e Anaekwe in primis) che hanno condizionato l’ultimissimo spicchio di campionato.
L’Andrea Costa spera nel lavoro
Sperare sembra l’unica condizione possibile per la bruttissima Up di questo girone di ritorno, una squadra incapace di fiutare il pericolo e ormai del tutto invischiata nella zona play-out. Mancano sei partite alla fine e due, per i biancorossi, sono da considerare praticamente impossibili, perché in trasferta contro le prime della classe (Treviglio e Legnano). Già solo questo avrebbe dovuto fungere da sveglia per l’Andrea Costa, che invece si è crogiolata sull’ampio vantaggio rispetto alle inseguitrici e, forse, demotivata per l’altrettanto largo svantaggio rispetto alla zona play-off. Il pessimo avvio con Casale Monferrato, l’ennesimo di questa stagione al Ruggi, non ha davvero spiegazioni e scusanti, come pure l’incapacità di leggere i momenti importanti delle partite dando quindi importanza al “peso” di specifici palloni. Vedere Toniato, uno in carriera ampiamente da 75% ai liberi, fare contro Casale ancora una volta 0/2 in lunetta dopo un antisportivo fischiato a favore e in una fase topica del match, non alimenta grande ottimismo per il finale della stagione. Come pure le 14 triple consecutive ciccate da Klanjscek nelle ultime tre partite. Al di là di ogni discorso tecnico a questa squadra sembra mancare l’unica dote non allenabile anche in questa pausa: il carattere.
OraSì, una lucidata e via
Come scrivevamo all’inizio l’unica fra le romagnole che, probabilmente, avrebbe preferito continuare a giocare è l’OraSì dei miracoli dell’ultimo periodo. Se Chieti non fosse saltata per aria adesso la formazione giallorossa potrebbe considerarsi già virtualmente salva, ma resta l’impressione che con la solidità, la compattezza e pure la qualità mostrata nel girone di ritorno, per Ravenna il più sia fatto. I punti di vantaggio su San Severo sono sostanzialmente sei (quattro e il 2-0 negli scontri diretti) e i pugliesi al contatore hanno giocato due partite in più rispetto ai bizantini, quindi ci vorrebbe davvero una totale inversione del trend attuale per mettere in discussione la meritatissima salvezza giallorossa. Certo, serve l’ultimo sforzo e alla luce di quanto detto Ravenna durante la sosta dovrà toccare il meno possibile, solo dare una lucidata all’argenteria di casa e ripresentarsi in campo sabato 22 al Pala Costa contro Piombino esattamente nella stessa versione delle ultime due vittorie su Jesi e Ruvo.