Basket B Nazionale Play-off, Blacks, un’eliminazione che nasce da lontano e motivo di riflessione
Coach Garelli, dopo il pareggio della serie con la Libertas Livorno in garaquattro, ebbe a dire che il rammarico non fosse tanto per la sconfitta maturata a due secondi dalla sirena del match precedente, ma per il ritardo con cui i suoi uomini erano entrati in partita nella sfida d’esordio.
Estendendo il giusto concetto, si può serenamente affermare che la sacca dei rimpianti dei Blacks non si è riempita con l’onorevole resa della “bella” di mercoledì sera, ma si è stratificata con gli errori commessi nella stagione regolare, e con il lungo tempo di decantazione a cui i neroverdi si sono obbligati per trovare intese, determinazione, compattezze ed equilibri. Passando attraverso “l’andata e ritorno” dello stesso Garelli, con interregno da luci ed ombre di Lotesoriere, ed il piccolo ma sostanziale maquillage del roster. E trascinando ora la dirigenza verso nuove e più profonde riflessioni: se le conferme di gran parte dell’organico tecnico erano state infatti, negli anni recenti, logica conseguenza di stagioni performanti, potrebbe essere necessario ora rivedere le strategie, nell’ottica di un cambio di passo più netto nella crescita di ambizioni ed obiettivi. Discorsi però prematuri, finché non sarà fissato il budget per la prossima stagione, così come precoci sono i discorsi attorno all’allenatore, anche se coach Garelli, a fine partita, interrogato al proposito del suo futuro, ha dichiarato: «Valuto l’esperienza dal mio rientro positiva, per quanto mostrato sul parquet, ora ci prendiamo qualche giorno di riflessione prima di parlarne con la dirigenza, ma io qualche idea ce l’ho».
Si potrebbe riferire, il tecnico di Bazzano, alla volontà di lasciare la panchina ed assurgere ad un ruolo manageriale simile a quello di Renato Pasquali con la Forlì 2.015, con mansioni a tutto tondo nell’allestimento della squadra. Di certo, a livello di rosa, si ripartirà dai contratti già in essere, quelli con Poletti, arrivato in corsa quest’anno e Tomasini, visto poco e niente in campionato a causa dei malanni fisici, ed in ripresa dall’operazione subìta al ginocchio.
Della Faenza smunta e sfatta di garacinque, con le idee confuse dalla pressione toscana e le mani gelide, Garelli infine si duole: «Abbiamo fatto tanto per forzare la “bella” e poi abbiamo giocato un primo tempo fotocopia di garauno. Pagando un approccio morbido, insufficiente dai due lati del campo, soprattutto in difesa. La Libertas ci ha aggredito, ponendoci tarli nella mente, e la tensione ci ha giocato un brutto scherzo: non abbiamo siamo saputo reagire, ci siamo presi tiri affrettati, lasciando punti in campo aperto che li hanno messi in fiducia e fatto spaccare la partita. E quando accade in un campo come questo, è difficile rimontare, anche perché loro erano duri e consistenti, non lasciandoci occasioni per rientrare».
Da oggi tutto ciò, per i Blacks, è in archivio, presto si inizierà a programmare il futuro.