Seletti è contento della nuova E-Work

“Voglio andare ad Alghero”, cantava anni fa Giuni Russo. L’eclettica artista siciliana sarebbe stata accontentata: sarà infatti la squadra sarda la dodicesima partecipante alla serie A1. Per iscriversi, avrà tempo fino alle 12 di domani, come disposto ieri dal Consiglio federale della Fip. Niente Bologna, né Genova, dunque, ma una piazza che ha già assaporato il massimo campionato dal 2005 al 2007, prima di scivolare in A2 e dal 2015 in B.

La corte disperata di Fip e Lega pur di non ritrovarsi in undici ha dato i suoi frutti, ma non ha evitato di suscitare polemiche e certificare il pessimo stato di salute di un movimento in caduta libera. Con quale rosa Alghero si presenterà? E con che budget? Avrà ricevuto garanzie, ma tra salti mortali di categoria, iscrizioni libere ai campionati e altre assurdità, il basket femminile ha raggiunto il punto più basso.

Intanto il coach della E-Work Paolo Seletti si prepara alla nuova stagione. «Avremmo voluto trattenere alcune giocatrici, ma non ci siamo riusciti perché hanno avuto offerte di gran lunga superiori alle nostre (Cvijanovic e Dixon, ndr). Con altre, invece, la separazione è stata inevitabile, in quanto non c’erano i presupposti per continuare. La rosa è la più giovane del campionato e si avvicina maggiormente ai nostri obiettivi e alla nostra indole. Abbiamo costruito la squadra puntando solo su giocatrici disponibili a suonare all’unisono la stessa musica. L’esperienza dell’anno scorso ci insegna che serve gente in grado di sviluppare un percorso, non mi interessa vincere quattro partite con il mal di pancia. Meglio perdere qualcosa in termini di qualità e palmarès, ma avere un gruppo compatto».

Si profila un altro campionato spezzato in tronconi. «Con l’uscita di scena di Bologna e Ragusa, le squadre di prima fascia restano due: Venezia e Schio. A seguire, Geas e Campobasso. Nella fascia intermedia metterei Sassari, San Martino di Lupari e la neopromossa Derthona, molto ambiziosa. A giocarci la salvezza saremo noi, Brescia, Battipaglia, Alpo e quest’Alghero tutta da scoprire».

Le prime otto ai play-off, le ultime quattro ai play-out, con una sola retrocessione.

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