Sarà la E-Work di Seletti, Franceschelli e poche altre

E-Work Faenza Basket
  • 28 maggio 2024

Ricomincio da tre. Ripartirà da coach Seletti, dal vice Sferruzza e dal capitano Franceschelli la nuova E-Work che, salvo nefaste sorprese dell’ultima ora, sarà ancora protagonista in serie A1. La rosa faentina subirà dunque un’altra rivoluzione, all’insegna di un’ulteriore decurtazione del budget (-30%) e di una linea verde sempre più marcata. Società e staff tecnico hanno subito puntato gli occhi sulla giovane esterna francese Sara Roumy (classe 2003) e sulla giovanissima lunga Martina Fantini (classe 2005), che, viste le trattative ormai in dirittura d’arrivo, saranno annunciate nei prossimi giorni.

Si sta lavorando anche alla conferma di Edokpaigbe e al curioso ritorno in prima squadra di Porcu, fedelissima del club manfredo. Attorno al massimo campionato si aggirano nubi minacciose, a cominciare dal numero di squadre che si iscriveranno. Sono in bilico Ragusa, Roma e addirittura Bologna. Dopo il clamoroso flop di questa stagione, le felsinee in ogni caso si ridimensioneranno drasticamente, spalancando le porte al duopolio Venezia-Schio. L’unica certezza è la sede dell’Opening Day del 28 e 29 settembre a Genova.

«Purtroppo - commenta il presidente faentino Mario Fermi - il nostro movimento non è in buona salute, come testimoniano i numerosi ritiri e le dolorose rinunce degli ultimi anni. I vari adempimenti e gli impegni economici sono gravosi, mentre passione, storia e tradizione sono passate in secondo piano».

La sensazione è che, in attesa della riforma dei campionati dalla stagione 2026/27, si tiri a campare. «L’incertezza regna sovrana, noi abbiamo sempre tenuto i piedi per terra e continueremo a farlo. Proveremo a costruire una squadra giovane e il più possibile competitiva, compatibilmente con le nostre disponibilità e capacità».

Numerosi gli addii

Fermi avrebbe voluto trattenere Cvijanovic, Dixon e Peresson, mentre Tagliamento, Spinelli, Niemojewska e Brossmann non rientravano più nei piani societari. «Le due straniere hanno legittimamente puntato a ingaggi più alti. L’agente di Dixon ci ha chiesto una cifra doppia rispetto a quella di quest’anno, mentre Cvijanovic non ha avuto difficoltà a sistemarsi dall’ambiziosa San Martino di Lupari. Peresson, invece, voleva avvicinarsi a casa». Resta anche da definire l’organigramma societario: probabile ingresso di nuove figure.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui