La E-Work Faenza è ripartita con le idee chiare: il gruppo innanzitutto

«Saremo più squadra dell’anno scorso». Il coach della E-Work, Paolo Seletti, detta il mantra della nuova stagione manfreda, cominciata ieri pomeriggio in un Pala Bubani, griffato PalaBCC, aperto al pubblico. Le individualità lasceranno spazio al gruppo, tutto da costruire, ma che sembra avere i requisiti giusti per percorrere la strada tracciata dal sodalizio faentino. Mancavano all’appello le americane Fondren e Jackson, la tedesca Reichert e il gioiellino Brzonova. Le ultime due raggiungeranno le compagne sabato, Jackson lunedì, mentre per Fondren ci vorrà qualche giorno in più a causa di problemi legati al visto.

Seletti è affiancato dai confermati vice Giovanni Sferruzza e Cristina Bassi e dal nuovo preparatore atletico Markel Nicola, figlio del grande Marcelo, ex fromboliere di Treviso, Siena e tante altre. Roberta Resta è invece entrata nello staff dirigenziale manfredo. «Le squadre più forti non sono quelle con più talento – commenta il tecnico emiliano della E-Work - ma quelle che migliorano di più nel corso dell’anno. Ecco il nostro obiettivo: migliorare più delle altre”. Il campionato è un’anatra zoppa: le rinunce di Virtus Bologna, Ragusa e Roma non sono state coperte, visto che nessuno ha accettato il ripescaggio e l’improvvida operazione Alghero è naufragata rovinosamente sotto la scure della Comtec e della Commissione impianti sportivi. «Il campionato a 11 squadre è ancor più competitivo, perché le partite sono poche, così come le avversarie abbordabili, almeno sulla carta. Dovremo fare in modo di mettere in campo cinque giocatrici che facciano meglio come collettivo rispetto ad avversarie che hanno sicuramente individualità importanti, ma che si basano principalmente sul talento. Dovremo affidarci al fatto di giocare bene assieme, con un’identità difensiva migliore rispetto all’anno scorso. Quest’ultimo aspetto potrà fare la differenza».

Le due americane, l’esperto play Fondren (unica over 30 del gruppo) e il giovane pivot Jackson, sono due scommesse, da cui dipenderà buona parte del destino manfredo. Buone garanzie dovrebbero darle le comunitarie Reichert (fresca di oro olimpico con la sua Germania nel 3x3) e Roumy, strappate con tempismo e bravura a una discreta concorrenza, mentre Franceschelli e Porcu faranno da chioccia al bel manipolo di giovani che Seletti e lo staff tecnico dovranno far crescere e responsabilizzare. «Non posso fare previsioni prima di aver visto qualche partita di campionato, ma ho ben chiaro qual è il tipo di squadra che dovremo essere». La caccia ai play-off è cominciata: lasciarsi tre avversarie alle spalle non sembra impossibile, la E-Work se la giocherà certamente con Brescia, Battipaglia e Alpo e forse anche con Derthona e Sassari. Prima uscita il 31 agosto, amichevole al Bubani con Mantova (ore 19).

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