Basket, quel “Buon Natale” urlato da Perkovic... E’ l’Unieuro che piace
Il croato Toni Perkovic che a fine partita prende in mano il microfono dello speaker e in mezzo al campo augura in italiano Buon Natale a tutti è l’immagine più bella che l’Unieuro porta a casa dall’ultimo match casalingo del 2024. Quella e i due punti conquistati ai danni di Vigevano pur brillando realmente solo negli ultimi, ma decisivi, dieci minuti di una gara che comunque vale tanto in proiezione classifica.
Sì perché se l’ottimo momento che l’Urania Milano sta attraversando fa sì che i biancorossi di coach Antimo Martino siano al momento sesti in classifica, a due giornate dal termine del girone d’andata si è riaperto uno spiraglio per la qualificazione alle Final Four di Coppa Italia in programma a metà marzo a Genova. Il pertugio dal quale Forlì può ancora provare a passare è decisamente stretto, ma solo tre settimane fa chiudere tra le prime quattro sembrava fuori portata, invece la crisi di risultati nella quale è incappata Cividale (quattro ko di fila) dà ancora una chance ai romagnoli.
Cosa deve succedere
Al momento è qualificata solo Rimini, non ancora Udine che però dopo aver vinto a Cantù, ha praticamente il secondo posto in tasca. Gli altri due sono in ballo tra brianzoli, Urania, Cividale e un folto plotone di squadre a -2 dalla quarta piazza, guidato proprio dall’Unieuro. Oltre a Forlì ci sono Verona, Avellino (battute dai romagnoli) e Rieti con cui Cinciarini e compagni chiuderanno in casa l’andata il 5 gennaio. Indispensabile fare due punti e abbinarli a un successo domenica in casa di Nardò e a quel punto la “Pieffe” virerebbe a quota 24.
Un buon punteggio considerando tutte le vicissitudini e gli alti e bassi di questa prima fase di stagione, ma abbastanza per strappare in extremis anche un pass per le finali di Coppa?
Difficile perché gli scontri diretti persi con Cantù e Cividale pesano, ma non fantascientifico. Dando all’Acqua San Bernardo almeno 26 punti (giocherà a Piacenza e in casa con Nardò), tutto dipende da Urania, che va a Livorno e ospiterà Cento, e Cividale, che ha due match complicati a Torino e in casa con Pesaro. Nessuna deve fare doppietta, ma se i friulani facessero 0/2, allora l’avere vinto a Milano col tiro allo scadere (e oltre) di Pollone, qualificherebbe Forlì anche in caso di accoppiata a quota 24.
In un arrivo a tre, invece, passerebbe Cividale per classifica avulsa determinata dal quoziente canestri negli scontri diretti sul quale pesa a sfavore dei ragazzi di Antimo Martino, il -8 dell’esordio sul parquet della Gesteco. Il discorso cambierebbe, però, se a 24 arrivassero più squadre, come ad esempio Verona o anche Avellino: l’averle sconfitte darebbe ai biancorossi più punti nel “classificone”.
Rebus straniero
Insomma, c’è una motivazione in più per chiudere al meglio il girone d’andata. Poi sarà quasi un altro campionato e bisognerà capire con quale coppia straniera la società deciderà di viverlo. E allora torniamo a Perkovic. Sarà lui il sacrificato anche dopo la prova di domenica? Harper, spiacevolmente fischiato durante la gara, dà più garanzie di lui? E Dawson, che non si allena con la squadra dalla seconda settimana di ottobre, sarebbe pronto per un avvio che prevede sei gare in meno di un mese, con subito gli scontri diretti contro Cividale, Verona, Rimini e Cantù? Ne dubitiamo fortemente.