Basket B, Virtus e OraSì cominciano ad alzare l’asticella
Con Ravenna oggi, a Ferrara venerdì. La Virtus Neupharma ha scelto ogni settimana la formula della “doppia amichevole” che oggi (ore 18, offerta libera con il ricavato al progetto Virtus Speciabili Team) al Ruggi vede l’arrivo dell’Orasì. Una gara nella quale Gianluigi Galetti riavrà tutti a disposizione (Masciarelli ha smaltito il problema muscolare). «Abbiamo lavorato forte finora per abituarci ai ritmi del campionato e per conoscerci il più possibile, visto che siamo un gruppo nuovo e che serve diventare subito squadra. Con Ravenna mi aspetto di vedere una buona collaborazione di tutti in difesa cercando di fare le cose al meglio in attacco anche se non è semplice perché spesso in queste gare ci sono più contatti che non in quelle ufficiali. Con Bologna abbiamo sbagliato troppi liberi per un misto di stanchezza e scarsa concentrazione, serviva più attenzione nell’esecuzione. Vaulet? Atleticamente deve portarsi al livello degli altri, è attorno al 60% ma ogni giorno sta migliorando. Magagnoli? Ha risentito di una preparazione a ritmi diversi rispetto al solito: è voluto tornare in campo prima del previsto, lavora tantissimo».
Qui Ravenna
Il secondo atto di Neupharma-OraSì anticipa il test di sabato al Costa con Loreto (ore 17). Dopo la sconfitta di misura del 31 agosto, i ragazzi di Gabrielli hanno impattato con Faenza dando segnali di progresso. «La squadra lavora bene, con costanza e voglia. Stiamo inserendo nuove cose soprattutto a livello difensivo, magari con regole ad hoc per i nostri schemi. Non siamo ancora nella fase delle partite ufficiali e quindi preferisco concentrarmi sul lavoro settimanale e da questo punto di vista sono soddisfatto come bilancio personale. Abbiamo dato segnali importanti con Faenza, squadra tanto diversa come automatismi e tipo di gioco rispetto a Imola. La gara con la Virtus sarà un ulteriore banco di prova per il processo di crescita. Sono settimane intense sotto molti aspetti e per questo ogni tanto capita di fare qualche passo indietro per non appesantire troppo il “malloppo” di cose che stiamo sviluppando. Mi aspetto che i ragazzi mettano ancor più in pratica quello che proviamo in allenamento».