Basket B Nazionale, Gay e Klanjscek stanno facendo la gioia di OraSì e Up, Blacks e Neupharma aspettano i veri Cavallero e Vaulet

Basket

E’ un campionato pazzo e dai ritmi folli. Lo hanno già detto più volte i protagonisti in campo e lo confermano i risultati, con l’OraSì capace di piazzare un colpo allucinante nella tana della Pielle Livorno, imbattuta nel suo Pala Macchia dal 19 novembre 2023. La prima sconfitta stagionale di Faenza non fa male se non per l’infortunio di Calbini (in dubbio fino all’ultimo in vista di Raggi-Virtus Imola di domani), mentre sul fronte imolese sorride l’Andrea Costa (dovere compiuto contro Ragusa) e recrimina un po’ la Neupharma, che forse dalla trasferta di Vicenza si aspettava qualcosa di più.

Il “Flavio Gay show”

Sette punti e un assist negli ultimi 3’42” di corrida dopo il pari di Venucci: 15 punti (sui 23 segnati) in tutto l’ultimo quarto. Non c’è dubbio che sia stato Flavio Gay da Voghera il protagonista numero 1 dell’impresa giallorossa a Livorno. Fortissimamente voluto in estate dal coach Gabrielli, l’esterno piemontese lo sta ripagando alla grande della fiducia, come dimostrano le cifre: 14 punti, 5.2 rimbalzi, 4 assist e 16.2 di valutazione di media, con il 63% da due, il 32% dall’arco e il 75% in lunetta. Più volte accusato in carriera di essere troppo accentratore ed “estroso”, l’ex Cassino a Ravenna è partito con il piede giusto e ha preso in mano una squadra che ne sa esaltare al meglio le caratteristiche. Questo grazie anche e soprattutto al lavoro sul mercato estivo della dirigenza bizantina e dello stesso Gabrielli. Del resto se Ravenna ha perso all’ultimo a Ruvo e ha battuto la Pielle, due delle maggiori candidate alla promozione, un motivo ci sarà.

Giovedì si torna in campo al PalaCosta di Ravenna contro Chiusi e sarà la classica prova del nove, tradizionalmente la più tosta da affrontare.

Amici poco... amici

Un’altra grande prestazione individuale, quella dell’ex Andrea Costa (pochissimo amato a Imola) Francesco Amici, ha fermato a Lumezzane la corsa dei Raggisolaris. Ci sta, anche perché quella lombarda si sta rivelando squadra da corsa, se poi il 33enne esterno continuerà a tirare da tre con l’inusuale per lui 49% (8/9 domenica scorsa), allora saranno problemi grossi per tutti. Detto che qualche decisione arbitrale, come la gomitata non vista di Amici su Poggi (poi espulso per secondo tecnico), ha lasciato a desiderare, bisogna però evidenziare come il ko in terra lombarda possa dare indicazioni preziose a Garelli e al suo staff. Primo: l’argentino Cavallero deve crescere in garra e incisività (16% da tre). Secondo: dietro Calbini i giovani, in particolare Fragonara (pur sempre un 2004), hanno ancora del pane da masticare quando il livello si alza. Nulla che pregiudichi un piazzamento play-off per gli ottimi Blacks, ma il salto di qualità passerà probabilmente da questi due punti.

Klanjscek fa paniere, Vaulet no
Sul fronte imolese Neupharma e Up stanno viaggiando in linea con le attese, anzi i gialloneri sanno che i due punti colti contro San Vendemiano non li faranno in tanti almeno da metà classifica in giù. Quel che emerge è la differenza di rendimento fra i due stranieri, volenti o nolenti chiamati a fare la differenza nell’arco dell’intera stagione. E se qui dopo Aukstikalnis (califfo pure nella corazzata Roseto) l’Andrea Costa ha confermato una certa tradizione positiva nelle scelte con lo sloveno Maks Klanjscek, in casa giallonera le cose vanno peggio con l’argentino Santiago Vaulet. L’ex Corato ricorda per certi versi il Balciunas dello scorso anno, che pur partì molto meglio prima di essere accantonato causa il drastico calo di rendimento nel cambio di guida tecnica Regazzi-Zappi. Califfo in B Interregionale (quasi 23 di media), l’esterno giallonero ha sofferto tanto in queste prime 4 uscite: 8 punti, 1.7 rimbalzi, 1.2 recuperi, 0.7 assist e 3 falli subiti e 5 di valutazione di media, con il 37% da 2, il 26% da 3 e il 50% dalla lunetta. Domani a Faenza nel derby con il connazionale Cavallero e domenica contro l’abbordabile Fidenza, Vaulet sarà chiamato a dare segnali di ripresa, riconoscendogli come parziale scusante quella di una preparazione persa in gran parte per quel fastidioso acciacco muscolare.

Diversa la musica sul fronte biancorosso grazie a un Maks Klanjscek ancora capocannoniere del girone: lo sloveno viaggia a 25.5 punti, 2.7 rimbalzi, 0.5 recuperi, 1.5 assist, 4.5 falli subiti e 23 di valutazione di media, con il 66% da 2, il 52% dall’arco e l’85% ai liberi. Quel che sorprende del nativo di Lubiana è la completezza, perché attacca il ferro con entrambe le mani, ha un ottimo arresto e tiro anche dai 5 metri (merce rara negli esterni di oggi) e può segnare da tre sugli scarichi e sul palleggio. Va messo in preventivo un sempre maggiore adeguamento su di lui delle difese avversarie, però contare su uno straniero così rappresenta per l’Andrea Costa una bella assicurazione sulla vita. E per i suoi tifosi una garanzia di divertimento.

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