Basket B, La dura legge dell'ex colpisce anche nel 2023
Chi la conosce la evita. O almeno ci prova a evitarla. E nello sport, in qualsiasi forma o latitudine venga declinato, tutti ci sono finiti in mezzo. Alcune volte dalla parte giusta, altre da quella sbagliata. Stiamo parlando della temutissima legge dell’ex che sforna nuovi episodi di un romanzo senza fine. Questa volta è andata bene a due romagnole su quattro, grazie alla bella prova di Hidalgo con i Tigers a Empoli e al successo della Virtus di quel Tommasini acclamato dai suoi ex tifosi di Fabriano. Ci ha rimesso solo l’Andrea Costa, tramortita a Rieti dalla tripla decisiva di Alessandro Piazza. Tre ex, tre storie diverse. Per Faenza, invece, è arrivata la più dolce delle vendette a Senigallia. Non come la legge dell’ex, ma quasi.
La vendetta di Anfernee
Il nome di battesimo è di quelli importanti, a ricordare “Penny” Hardaway (campionissimo dell’Nba negli anni ’90), ma il carattere e il talento non sono da meno. Anfernee Hidalgo si è trovato nel bel mezzo delle vacanze natalizie ceduto da Empoli ai Tigers, dalla terzultima alla penultima del girone C. Difficile capire il perché, viaggiando a 10.3 punti, 2.6 rimbalzi e 3.1 assist di media. Ancora più curioso che Empoli, in barba a tutte le leggi dell’ex di questo mondo, lo ceda proprio alla squadra che affronterà alla ripresa del campionato: Cervia. E infatti la vendetta di Hidalgo è arrivata puntuale: 19 punti (record stagionale) in 35’, con 3 rimbalzi e 2 assist in faccia a chi aveva fatto pochissimo per trattenerlo e successo romagnolo per 63-65.Chi di tripla ferisce e chi …. perisce
Non aveva la legge dell’ex alla quale aggrapparsi Faenza, ma Senigallia era rimasta sul gozzo troppo spesso ai romagnoli, dopo il ko della scorsa stagione che costò la panchina a coach Serra e quello di settembre in Supercoppa. La vendetta è un piatto che va servito freddo: ecco l’altra massima che capita a fagiolo per i manfredi. E più fredda di così, si congela, perché Sebastian Vico ha infilato a 5” dalla sirena (e di tabella) la tripla del 73-76, a spezzare i sogni dei marchigiani, capaci ancora una volta di riemergere da sconfitta quasi certa. Ora i conti sono pari, poi considerando anche la qualificazione matematica ai quarti di Coppa, allora i Raggisolaris si sono portati “pure” avanti.Un’altra tripla, ma non di tabella, ha bruciato le concrete speranze dell’Andrea Costa di centrare il colpaccio contro Rieti. Mancano 2’05” al gong e i biancorossi sono appena tornati lì, attaccati alla capolista, sul 54-50, e che succede? Alessandro Piazza, ex neppure troppo amato, dopo aver infilato sei errori sei dalla lunghissima distanza, si trova ancora con tanto spazio concesso (consapevolmente) dalla difesa biancorossa. Non esita e butta dentro la tripla del successo. Lui a Imola aveva militato per una parte della stagione 2006-2007, nella disastrosa Zarotti di Nando Gentile e aveva avuto proprio nel tiro da tre (27%) il suo tallone d’Achille. Sempre beccato dai tifosi imolesi nei successivi “scontri diretti”, questa volta ha fatto davvero valere la legge dell’ex.