Basket A2, Rbr non ha ridimensionato le ambizioni

Ha ritrovato il quintetto base e risposto più che presente. Nella sconfitta di mercoledì sera contro Torino, Alessandro Simioni ha confermato l’ottimo momento di forma e sciorinato un’altra prestazione molto solida corredata da numeri quasi da stropicciarsi gli occhi: 18 punti (i primi 5 della squadra e 10 nel solo primo quarto) con 7/8 da due, 1/3 da tre, 1/1 ai liberi e quattro rimbalzi.
Statistiche importanti da giocatore importante, in una stagione sul piano personale meno ricca di soddisfazioni in cui i 7,9 punti e 5,8 rimbalzi di media nel 25,1 minuti del suo primo anno in biancorosso sono scesi a 6,3 punti e 3,6 rimbalzi. Da qualche settimana il vento pare cambiato, Dell’Agnello gli dà sempre più spazio, lui si è guadagnato minuti ed è sul parquet nei momenti decisivi.
Così anche l’altro ieri, in quel finale in cui Rivierabanca è arrivata a credere all’ennesimo miracolo dopo una serie di episodi e tiri impossibili della Reale Mutua che parevano aver chiuso tutto in anticipo.
Alessandro come si commenta una sconfitta così? «E’ stata una partita particolare. Forse l’abbiamo approcciata in maniera non solidissima e nel secondo quarto quando abbiamo subìto il break abbiamo speso meno fisicità e falli di quello che avremmo dovuto. Aspetti che abbiamo ritrovato nel terzo e quarto periodo e questo ci ha permesso di recuperare e tornare in gara. Il basket è fatto però di episodi, ci abbiamo creduto fino alla fine ma purtroppo questi ci hanno condannati ed è andata male».
Dell’Agnello ha evidenziato le diverse difficoltà del momento su tutte l’infermeria che non vi consente di allenarvi a dovere. «E’ un periodo piuttosto snervante da questo punto di vista. Allenarsi insieme è bello e dà tutt’altro entusiasmo ma oggi siamo questi, stiamo stringendo i denti e ce la stiamo mettendo tutta come è giusto che sia quando si vivono queste situazioni sfortunate».
Dal punto di vista personale sta ritagliandosi un ruolo sempre più centrale e il coach l’ha elogiata per l’intensità e la difesa con cui si è conquistato il parquet nei momenti chiave. «Cerco di dare un po’ una svolta alla mia annata, di affrontare le partite in maniera diversa: non parlo di produzione offensiva, ma di una maggiore aggressività e intensità dietro. Quando la si trova, poi nel basket le cose vengono da sole, quando si fanno difese importanti poi davanti si gioca più serenamente. Nelle ultime partite questo step sta pagando».
Quanto credete al sogno A1? «Tantissimo. Siamo là a un’unghia e se mercoledì abbiamo fatto un passo falso, ci sono il tempo, lo spazio e la qualità per farcela. Stiamo combattendo con la lama fra i denti e lo faremo fino all’ultima sirena».