Basket A2, Rbr, due ko di fila per la prima volta. Masciadri: «Nessun allarmismo»
Ci sono state due prime volte nella sconfitta di RivieraBanca a Verona. La prima sconfitta esterna stagionale e la seconda battuta d’arresto consecutiva dopo il ko contro Cantù.
Uno stop che alla luce della caratura dell’avversario e delle condizioni non proprio ottimali con cui i biancorossi sono saliti sul parquet della Scaligera ci può anche stare, anche se come successo contro i brianzoli, alla fine numerosi sono i rimpianti per qualche dettaglio di troppo sfuggito via.
Fari puntati sulle troppe palle perse (18) e sui tanti rimbalzi concessi, con l’importante assenza di Justin Johnson sotto le plance. Nessun allarmismo ci mancherebbe, Rbr mantiene il primato a +2 su Udine corsara a Cantù (rimasta a -4) e +6 su Cividale in difficoltà, giunta al quarto ko di fila.
Testa dunque a Rieti per finire nel modo migliore un 2024 ricco di vittorie (27-5 il record sensazionale della Rinascita, esclusi i play-off). «Dispiace per la sconfitta perché volevamo subito rialzare la testa, ma abbiamo perso su un campo ostico, penso che la loro classifica sia bugiarda per i valori che hanno in campo - dice Stefano Masciadri -. Abbiamo sofferto la loro fisicità e il loro atletismo e se a questo aggiungiamo l’assenza importante per i nostri equilibri di Johnson, rimane il rammarico per l’occasione persa».
Nelle ultime quattro uscite c’è stato un approccio difficoltoso, con i biancorossi sempre a dover rincorrere. «Non è un nostro approccio sbagliato, ma una motivazione sopra le righe dei nostri avversari ci sta quando affronti la capolista. Domenica sono arrivate le bombe di Esposito che non è proprio un tiratore, sono folate alle quali però siamo sempre riusciti poi a rimediare con qualche aggiustamento e adattamento».
Dal -13 iniziale al +7 del riposo, poi un 0-13 a cavallo degli ultimi due periodi. Rimini non è mai uscita dal match, cercando di rimanerci aggrappata in tutti i modi, segno di carattere forte. «Dopo un botta e risposta a suon di triple a inizio terzo periodo, ci è mancata un po’ di energia e fisicità. Certi meccanismi ormai consolidati con Justin in campo sono venuti a mancare, nonostante tutto siamo sempre rimasti in partita, non abbiamo mai mollato fino alla fine».
Oggi si torna in palestra per l’ultimo incontro dell’anno, quello di domenica al Flaminio contro Rieti. Un 2024 strepitoso, con il tabù della bestia nera Rieti (0-4 la passata stagione con i reatini tra fase a orologio e play-off) tutto da sfatare. «Ci può stare un calo dopo la partenza super, nessun allarmismo. Stiamo facendo qualcosa di straordinario, cerchiamo di chiudere al meglio un anno solare che ci ha visti protagonisti di una fantastica cavalcata. Rieti? Non siamo mai riusciti a batterla l’anno passato, motivo di rivincita in più».