Basket A2, l’Unieuro ritrovata è la certezza, il dubbio è sempre il nodo-Usa
Non cambia nulla per ora in classifica, ma può fare una grande differenza in positivo domani. La vittoria dell’Unieuro sull’Apu Udine, ottenuta davanti a oltre 3.600 tifosi riconquistati, lascia Forlì all’ottavo posto in virtù, soprattutto, del successo in volata dell’Urania Milano a Lecce contro l’Hdl Nardò, ma dà uno slancio emotivo enorme all’Unieuro consapevole del proprio valore e della possibilità di risalire la china in un campionato il cui livellamento è tale da far sì che le squadre si mangino in continuazione punti l’un l’altra allargando, anziché restringendo, la platea di quelle ancora nel mirino dei romagnoli.
Ben otto squadre racchiuse nel coriandolo di quattro punti, nove in 6 se contiamo Verona al momento staccatasi in corda al gruppone, ma sempre pronta a rialzare la testa. E in questa condizione chi inizia a prendere ritmo e a trovare continuità, può fare un grande balzo in avanti.
L’Unieuro adesso conta di essere questa squadra, anche guardando con ottimismo un calendario non in discesa, ma quantomeno in falsopiano, che le si para davanti. I biancorossi in questo girone di ritorno hanno già affrontato quattro delle prime sei (Rimini, Udine, Cividale, Cantù), mancando all’appello solo Rieti e Milano. Adesso arriveranno quattro match contro formazioni della “colonna di destra. Nell’ordine: Orzinuovi, Nardò, Vigevano e Cremona e tra la prima e la seconda partita, ci saranno dieci giorni di pausa dovuti alle convocazioni nelle rispettive nazionale di Perkovic e Jurkatamm che hanno fatto slittare al 26 marzo la sfida interna con la sorpresissima Avellino.
La solita questione
Le speranze, pertanto, si rinforzano grazie a questa chance e alla crescente qualità delle prove fornite dagli uomini di Antimo Martino. C’è una sola, grande incognita che aleggia sul futuro ed è sempre la stessa: la questione stranieri. Il Limoges, che domenica ha sconfitto Nancy in campionato, è davvero a un passo dal firmare Demonte Harper, ma quando avverrà il trasferimento?
La Pallacanestro 2.015 auspica di poter lasciare partire la sua guardia (protagonista domenica di un buonissimo match) dopo la trasferta a Orzinuovi perché le condizioni di Shawn Dawson restano precarie e anche se l’israeliano iniziasse ad allenarsi da oggi con i compagni, non sarebbe certo al meglio in un match importante. Dopo invece ci sarebbe il tempo eventualmente anche per inserire un nuovo giocatore a stelle e strisce. Anzi, questa pare proprio l’acclarata volontà del club di viale Corridoni.
Già, ma ancor prima di domandarsi chi sia, il quesito è in quale ruolo? Le ultime voci di radiomercato sono sorprendenti: Forlì starebbe cercando un’altra guardia con doti sì realizzative, ma ancor prima con capacità di giocare in cabina di regia. Insomma né un Dawson né un Harper se prescindiamo dall’inclinazione di quest’ultimo a gestire comunque il pallone. Se il profilo fosse quello realmente desiderato, l’Unieuro del futuro sarebbe decisamente sotto taglia rispetto alla stragrande maggioranza della concorrenza e corta nei ruoli di ala. Avrebbe però, considerando le doti più da guardia di Matteo Parravicini, una valida alternativa a quel Riccardo Tavernelli ormai diventato indispensabile negli automatismi biancorossi.