Toniato: “La vera Up è una via di mezzo tra l’andata e l’ultimo periodo”

Se non è l’ultima chiamata poco ci manca. E l’Andrea Costa lo sa bene. Così i biancorossi dopo cinque sconfitte consecutive e un girone di ritorno disastroso, cercheranno domenica nel derby stracittadino, la vittoria della redenzione.

«La chiave del match? E’ la domanda del secolo. A saperlo né noi né i ragazzi della Virtus Imola avremmo bisogno di scendere in campo - esordisce sorridendo Luca Toniato - ma ritengo decisiva la componente emotiva e bisognerà quindi impattare bene sotto questo aspetto. Delle potenziali assenze altrui non sappiamo nulla di preciso dobbiamo guardare solo a noi stessi e crearci quella bolla all’interno della quale costruire la migliore prestazione possibile. Negli ultimi quindici giorni abbiamo lavorato duro per sistemare tanti dettagli con coach Vecchi. La voglia di giocare questo mitico derby è tanta e pure di vincerlo».

Quale la vera Up?

Inevitabile chiedere all’esterno quale sia la reale collocazione dell’Andrea Costa in questo campionato, dopo la partenza al fulmicotone e l’attuale crollo nel girone di ritorno. «Lì nel mezzo, verrebbe da dire e credo sia la verità. In estate i giudizi sulla nostra squadra non erano positivi e noi abbiamo avuto la forza di smentire tutti, poi abbiamo cominciato a perdere qualche partita nel finale, è arrivato il cambio d’allenatore e abbiamo smarrito la fiducia e la convinzione di prima. I valori tecnici del gruppo sono indiscutibili, come pure la gioventù di una buona parte di esso: il nostro posto penso sia a metà classifica ma dobbiamo dimostrarlo con i fatti e sfruttare al massimo le ultime sei partite per allontanarci dalla zona play-out».

Testa e tifosi

Nelle ultime settimane la palla ha pesato tanto e lo dimostrano pure i ripetuti errori di Toniato in lunetta nei frangenti caldi, lui che in carriera vanta un 75% abbondante. Segno di come la testa possa giocare alle volte brutti scherzi. «La pallacanestro è così, ogni tanto certi tiri importanti entrano, ogni tanto escono. Ho avuto la fortuna nella mia carriera, e anche quest’anno, di infilare canestri pesanti, ultimamente sono prevalsi gli errori. Il bello e il brutto della pallacanestro».

Domenica al Ruggi l’Up dovrà anche riconquistare il proprio pubblico, dopo la pesante contestazione subita al termine del ko con Casale Monferrato. «Tutti sanno che l’Andrea Costa è spinta da una tifoseria calda ed emotiva. Loro hanno la fortuna di poter esprimere sempre il proprio stato d’animo, noi come giocatori dobbiamo mantenere una certa compostezza e non possiamo far vedere come ci sentiamo dentro, ma la nostra amarezza per le sconfitte è ugualmente grande. Da parte nostra con i tifosi nulla è cambiato e sono sicuro che domenica ci sosteranno come sanno fare».

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